È morto il rapper americano Lil Peep a soli 21 anni, il 15 Novembre 2017 a Tucson, in Arizona, prima di un suo concerto, la causa sembrerebbe essere un’overdose di Xanax e Fentanyl (un oppiaceo 10 volte più potente dell’eroina).

Terribile tragedia nell’ambito del rap mondiale, Gustav Åhr, il suo vero nome, membro della GothBoiClique, aveva da poco rilasciato il suo primo album Come Over When You’re Sober, Pt. 1 che aveva riscosso grande successo, grazie anche a tracce come Benz Truck e Awful Things, mescolando suoni emo a suoni hip-hop, infatti egli viene ricordato per aver “creato” questo nuovo genere musicale, l’hip-hop emo. Durante tutto il suo percorso musicale, Peep aveva descritto un mondo fatto di depressione, tristezza e angoscia, ammettendo senza alcun problema di fare un uso eccessivo di qualsiasi tipo di droga. A dare la notizia del decesso è stato il suo manager Charles Ortega tramite un tweet in cui ha comunicato Mi aspettavo questa telefonata da un anno, come se si aspettasse che prima o poi sarebbe successo. Poche ore prima della sua morte, Gustav aveva pubblicato una foto sul suo account Instagram sotto alla quale aveva scritto Quando morirò, mi amerete. Molti artisti e colleghi di Lil Peep hanno reso omaggio alla sua morte con grande rammarico, fra i quali Lil Pump, Lil Yatchy e Post Malone. È stata una grandissima perdita per i suoi parenti, amici e per i suoi milioni di fan, fra cui tantissimi Italiani. Episodi come questo sono già accaduti in passato e tra i tanti nomi possiamo ricordare: Elvis Presley, Prince, Michael Jackson e Jim Morrison. Eventi del genere continueranno ad avvenire anche in futuro, ma il fatto che più rattrista è che questa volta sia stato un giovanissimo ragazzo di soli 21 anni a morire a causa della droga.