È della scorsa settimana il comunicato TA17-318A con il quale l’FBI rivela un centinaio di IP connessi con l’esistenza di un remote administration tool chiamato “Fallchill” tramite il quale il gruppo “Hidden Cobra” (finanziato dal governo nordcoreano) avrebbe compromesso sistemi informatici situati in India, Pakistan, Thailandia, Vietnam e Russia per citarne alcuni.
Immaginate di avere un semplice programma sul vostro computer in grado di controllare altri computer sparsi per il mondo in un numero variabile a seconda delle circostanze da centinaia a centinaia di migliaia: questo è un remote administration tool. Con “controllare” si intende recuperare informazioni sul disco di sistema, creare e terminare processi a proprio piacimento, scrivere e leggere file di sistema. Tutto ciò senza che l’utente veda o sospetti nulla. Nella lista dei soggetti “omaggiati” con un attacco informatico da parte della Corea del Nord c’è anche il suo polo magnetico opposto, attratto dagli americani: in un episodio sono stati trafugati documenti dal Ministero della Difesa sudcoreano tra i quali si parlava anche di un piano di decapitazione dell’ormai famoso e sorridente Kim Jong-Un. Hidden Cobra, secondo fonti attendibili, è attivo dal 2016 puntando su obiettivi quali industria aerospaziale, mondo della finanza, e telecomunicazioni. Tutto ciò avviene in un panorama internazionale teso a causa del clima da guerra fredda calata tra Stati Uniti e Corea del Nord. Lim Jong-in, professore di sicurezza informatica della Korea University è del parere che “i missili nucleari possono paralizzare il potere politico e finanziario di una grande nazione. Lo stesso potenziale rischio risiede negli attacchi informatici. ”La veridicità di tale affermazione è evidente se si pensa anche solo lontanamente alle conseguenze di un attacco informatico ai danni di aziende come Whatsapp o Facebook: tutti i nostri dati sarebbero nelle mani di malintenzionati bene intenzionati a venderli ad aziende di terze parti nel migliore dei casi e sulla darknet/dark web/mercato nero nel peggiore.
