Sabato 25 novembre 2017, il teatro Politeama Greco di Lecce ha avuto l’onore di ospitare una stella della danza italiana ed internazionale: Eleonora Abbagnato.
L’étoile è la protagonista del balletto “Carmen” di Amedeo Amodio, opera che va in scena anche nei teatri italiani; in effetti anche il nome del direttore artistico non risulterà nuovo agli intenditori, essendo Amodio uno dei più importanti direttori artistici in Italia. Vestire i panni della sfrontata Carmen non è affatto semplice, ma è un ruolo che l’Abbagnato ha fatto suo ormai da anni, essendo stata nominata étoile all’Opera de Paris, proprio alla fine di un’esecuzione perfetta della Carmen; tuttavia la Carmen dell’òpera era quella “originale” con le coreografie di Roland Petit. La Carmen di Amodio risulta quasi nostrana, molto decisa e sicura; infatti, a differenza di quella di Petit, la Carmen di Amodio è più diretta e di facile interpretazione, anche se l’inizio e la fine si svolgano dietro un velo per dare un’ambientazione onirica. L’ambientazione è resa grazie a due semplici muri mobili, in apparenza in calcestruzzo, che sembrano riflettere il sole caldo del sud, e grazie ai costumi marcati dai colori caldi, sulle tonalità del rosso. Inoltre, andrebbero dedicate infinite pagine, in primis per descrivere la perfezione tecnica ed espressiva di Eleonora Abbagnato e poi di tutto il corpo di ballo, che risulta possessore di una coordinazione quasi maniacale in ogni singolo passo e in ogni singola posa. Tutti questi ingredienti fanno sì che lo spettatore venga preso per mano e accompagnato in un mondo bello e intrigante, quale quello della calda Siviglia degli zingari e dei toreri degli inizi del ‘900. Spettacolo da seguire istante dopo istante con gli occhi e con il cuore; tuttavia potrebbe nonessere apprezzato pienamente dagli ortodossi della danza, cioè da coloro che sono votati pienamente al repertorio classico e neoclassico (a cui la “Carmen”di Petit appartiene). Quella di Sabato 25 è stata un’occasione unica e probabilmente irripetibile offerta ai leccesi, infatti il teatro era gremito di appassionati del balletto. Gli estimatori leccesi non potevano lasciarsi sfuggire un’ occasione del genere, dal momento che Lecce ha poche opportunità di incontro con la grande danza nazionale e internazionale. Lecce, città di cultura, dovrebbe favorire maggiormente la conoscenza e diffusione di questa vera arte, quale la danza, che a volte non è conosciuta o, peggio ancora, la si associa a quella che passa in TV.