È stato realizzato dagli studenti del Liceo scientifico Cosimo De Giorgi uno spettacolo dedicato all’antica Abbazia di Cerrate.

La storia  di Cerrate cominciò sotto il normanno Boemondo d’Altavilla che, tra l’XI e il XII secolo, vi insediò un cenobio di monaci basiliani di rito greco che lo rese uno dei più importanti centri di propagazione della cultura dell’Italia Meridionale, grazie alla sua biblioteca e al fiorente scriptorium, dove i monaci trascrivevano i testi antichi.

Nei secoli successivi l’Abbazia accrebbe in dimensioni e prestigio aggiungendo alla vocazione religiosa quella agricola, ma nel 1711 un attacco di pirati turchi fece precipitare il complesso nel più completo abbandono, interrotto nel 1965 da un primo restauro voluto dalla Provincia di Lecce, che nel 2012 ha affidato al FAI (Fondo Ambiente Italiano) un nuovo intervento di recupero e l’apertura del monumento al pubblico. Oggi il cantiere in corso non impedisce la visita a questo pregevole esempio di romanico pugliese, impreziosito da affreschi duecenteschi di ambito bizantino e affiancato da un elegante pozzo del XVI secolo e da una loggia del ‘200 con bei capitelli scolpiti nella bianca pietra leccese, vero capolavoro della scultura romanica.

I ragazzi, accompagnati dal regista Fabrizio Saccomanno, hanno voluto raccontare attraverso musiche, danze e parole il loro concetto di sacro. Dal rientro delle vacanze estive, gli studenti hanno seguito un corso di recitazione che li ha tenuti impegnati costantemente tutti i pomeriggi. Lo spettacolo è stato messo in scena il 15 ottobre 2017, giorno in cui si è svolta la giornata del FAI.

Il Fondo Ambiente Italiano è una fondazione italiana fondata nel 1975 con il fine di agire, senza scopo di lucro, per la tutela, la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico e naturale italiano attraverso il restauro e l’apertura al pubblico dei beni storici, artistici e naturalistici ricevuti per donazione, eredità o comodato. Gli alunni sono stati entusiasti del progetto e questo è ciò che hanno detto: ’Camminate, gesti, discorsi. È così che abbiamo avuto la possibilità di esprimerci in un modo diverso. Siamo riusciti a dire i nostri pensieri attraverso parole e movimenti, allontanandoci per un poco da un mondo che non ci permette di farlo. Per avvicinarci alla nostra idea di sacro  siamo andati a Santa Maria di Cerrate, respirando un’aria diversa, un’aria mistica di vite passate. Siamo rimasti incantati dalla bellezza dei suoi affreschi e dei suoi capitelli e abbiamo percepito la fatica dei monaci che vivendo lì, cercavano di avvicinarsi al loro Dio, dedicandogli la loro vita. Il sacro può essere tante cose: amore, amicizia, famiglia, religione. È impossibile esprimerlo a parole, per questo abbiamo cercato di dirvelo in una maniera diversa.  Di dirvelo. . . Attraverso il teatro“.

Non è stata certo la prima volta che si fa ricorso ad una vera e propria sceneggiatura con tanto di attori e ballerini per presentare dei luoghi e dei monumenti. Gli studenti del De Giorgi lo avevano fatto già lo scorso anno sempre per il Fai al Cimitero monumentale di Lecce con lo spettacolo: “Belli da morire“. Entrambe le esperienze si sono rivelate molto formative e hanno dato la possibilità a giovani e adulti di avvicinarsi maggiormente all’arte.

È infine possibile acquistare il CALENDARIO FAI 2018 presso i Collaboratori Scolatici a 5€, che saranno devoluti per il restauro dell’Abbazia.