L’istituto Majorana di Brindisi e l’innovazione sono, ormai da diversi anni a questa parte, un binomio costante.

La scuola brindisina, già svariate volte premiata proprio in merito alla sua singolare e attualissima offerta formativa, è stata ancora in grado di stupire proponendo una piccola “rivoluzione” per il prossimo anno scolastico. Il preside dell’istituto, Salvatore Giuliano, prevede per i nuovi iscritti la formazione di almeno una nuova sezione sperimentale con inizio delle lezioni fissato per le ore dieci. Quella che a prima vista pare un’iniziativa accattivante ed innovativa,  trova motivazioni nella ricerca di Howard Nusbaum, docente di psicologia presso l’Università di Chicago, attraverso la quale il professore illustra come esista una strettissima correlazione fra il sonno (inteso non solo per quantità ma anche per qualità), il lavoro mnemonico e le capacità di apprendimento. La ricerca, pubblicata su “Learning&Memory” e commentata in Italia da “IlSole24Ore”, è la pietra miliare del progetto del preside che mira a fare incetta di nuovi iscritti attraverso una variazione d’orario sognata dalla maggior parte degli i studenti.    E questo sogno   potrà diventare ora realtà grazie alla scoperta dell’esistenza di un orologio biologico interno, che regola la produzione di enzimi e ormoni durante la giornata. Il merito dello studio del professor Nusbaum sta nell’aver  illustrato come tale produzione avvenga in funzione della posizione del sole, portando alla maturazione della convinzione che un posticipo dell’orario d’inizio delle lezioni porterebbe beneficio in egual modo alla figura del professore come a quella dello studente. In verità non si tratta di un’idea completamente nuova, poichè un progetto quasi analogo era già partito in Inghilterra nel settembre scorso, col nome di “TeenSleep”,  ponendosi l’obiettivo di verificare l’efficacia del nuovo orario. Sono comunque numerosi gli interrogativi riguardo la concretizzazione del progetto. Ad esempio, quante sarebbero le scuole  attrezzate per un simile stravolgimento dell’orario curricolare? Veramente poche e, se il “Majorana” può esserne considerato parte, il Liceo “De Giorgi” se ne chiama subito fuori. A spiegare il perchè a “Il Quotidiano” è la dirigente del “De Giorgi”, la Professoressa Giovanna Caretto che, in linea con l’opinione di  numerosi altri presidi, dichiara:”Ci vuole un piano di fattibilità per vedere se ciò che appare dirompente è poi concretamente attuabile. Dove andrebbero a finire i corsi di inglese e i progetti Pon che si tengono nel pomeriggio? Dovremmo inserirli dalle 8, 30 alle 10 allora. E poi tutte le scuole dovrebbero dotarsi di mense”. Lo scetticismo, visto lo stravolgimento previsto dal preside Giuliano, è d’obbligo. D’altro canto, quale senso avrebbe svolgere i Pon prima delle lezioni se la ragione della modifica dell’orario è mirata all’aumentare le ore di sonno?Quante scuole dispongono di mensa?Vista la situazione del De Giorgi, condivisa da molte altre scuole, pare difficile che l’iniziativa possa essere condivisa in tempi brevi. E se anche venissero a risolversi i problemi riguardo mense e corsi Pon, resterebbero quelli inerenti al tempo libero dello studente, che risulterebbe fortemente limitato dall’orario del termine delle lezioni, che arriverebbero ad occupare anche il primo pomeriggio, complicando la partecipazione ad attività extrascolastiche. Siamo veramente sicuri, noi studenti, di volere tutto questo?