SIRIGU (7) : Una delle tante peculiarità di questa serie A riguarda proprio l’esaltazione di alcuni estremi difensori.

E come si può non citare fra questi, l’immenso Totò Sirigu. Contro l’Inter è il migliore in campo dei suoi, per celebrare al meglio la sua centesima partita nella massima serie. Decisivo come all’andata, forse persino di più, con dieci parate e una sensazione di impenetrabilità tra i pali, frutto di tante uscite sicure, che danno sicurezza ai compagni anche nei momenti più duri. Complimenti ai lungimiranti che lo hanno ingaggiato ad Agosto, ma anche a chi è riuscito a vincere la concorrenza prendendolo a Gennaio. DE SILVESTRI (7) : Gran parte del merito del vantaggio granata è suo, perchè trasforma un pallone perso in un assist al bacio per Ljajic. In tutto il primo tempo, fronteggia D’Ambrosio senza mai perdere metri, riuscendo talvolta a proporsi bene al momento giusto. Nella ripresa per poco non realizza il gol dell’anno, quando su una punizione di Ljajic arpiona il pallone in girata e chiama Handanovic al miracolo. Per tutta la partita soffre ma stringe i denti: tante volte lo abbiamo criticato, ma quella contro i nerazzurri è senz’altro una partita che tutti i giovani terzini d’Italia dovrebbero tenere a mente. ROMULO (6, 5) : Da buon capitano si accolla la responsabilità del rigore, e nonostante un’esecuzione non proprio perfetta, la palla si insacca ugualmente con grande potenza. Aiuta a tenere la squadra alta, e sul finale tenta anche qualche incursione in avanti. Ottima intuizione l’italo-brasiliano, le cui prestazioni non rispecchiano però la posizione in classifica degli scaligeri. CIONEK (6, 5) : Punizione al bacio di Viviani, testa del difensore spallino e vantaggio S. P. A. L. Un innesto azzeccato per la corsa salvezza, quello del polacco ex-Palermo, che la società estense si coccola, e chissà che forse non lo faccia anche qualche fantallenatore. DOUGLAS COSTA (7) : Di solito entra e regala assist, oggi però decide di mettersi in proprio dribblando tre giocatori prima di esplodere un sinistro a giro degno del miglior Robben. La sua perla vale letteralmente il prezzo del biglietto, chiudendo definitivamente una partita più complicata del previsto per gli uomini di Max Allegri. SAPONARA (7) : Vero ispiratore della manovra toscana, sembra essere ritornato agli antichi splendori di Empoli, e nonostante gli manchi ancora il gol, lascia comunque il segno sul match con tante belle giocate, fra queste l’assist vincente per Benassi che permette ai viola di andare in vantaggio. DIAWARA (7) : La sua prima rete in Serie A è di fondamentale importanza. Dimostra tecnica e sangue freddo quando a partita finita raccoglie un corner sporco di Callejon e con una perfetta parabola a giro non dà scampo a Sorrentino facendo esplodere i 50. 000 del San Paolo. LUIS ALBERTO (7) : Inserirlo nel dream team è diventato ormai scontato e banale, ma che ci posso fare se questo spagnolo ha dentro il furore tipico della Roja?! Inzaghi lo fa partire da da mezzala, e a detta di molti avrebbe dovuto perdere pericolosità, invece con una sua incursione al 37′ porta nuovamente in vantaggio i suoi, sfruttando un errore di Bizzarri. Con questo siamo a quota nove gol e dieci assist in campionato, oltre alle innumerevoli giocate che vanno impreziosire sempre più la squadra di Inzaghi. E chissà, magari a luglio lo vedremo in Russia a dettare legge con la camiceta roja. . . DYBALA (8) : Segna due rigori con ritrovata sicurezza, spiazzando sempre Puggioni e cambiando angolo. La Joya riscatta così il rosso rimediato contro il Real Madrid portandosi a casa il pallone e aprendo le danze con un gol dei suoi, col solito mancino. Ventunesimo gol in questo campionato, e record di marcature personali infranto: questo Paulo per le critiche non ha proprio tempo. IMMOBILE (7, 5) : Non ne posso più, credetemi. Non so più cosa inventarmi per celebrare un ragazzo che non fa altro che accumulare record su record e regalare gioie, sorrisi e abbracci, non solo fra i suoi tifosi, ma anche fra tutti gli amanti del bel calcio. E la prova di Udine è l’ennesima dimostrazione della sua pragmaticità: tocca pochi palloni giocabili ma alla prima occasione timbra il cartellino per la 27esima volta in campionato. Non sazio, serve l’assist per il gol vittoria a Luis Alberto. LETALE. DIABATÉ (7, 5) : Cinque gol in cinque presenze nel Benevento fanalino di coda: acquisto azzeccatissimo del mercato di gennaio, Cheick da Bamako non sarà elegantissimo da vedere, ma quanto fa male? Ce ne vogliono sempre due per marcarlo. E lui riesce lo stesso a far sognare Benevento e il Benevento, anche se la sua doppietta si rivela inutile. . .