DONNARUMMA (7) : Con un colpo di reni, degno del miglior erede di Buffon, sulla conclusione ravvicinata di Milik nei secondi finali, consente al suo Milan di restare agganciato al treno europeo.

Un intervento prodigioso, praticamente impossibile. In precedenza, si era anche prodigato con due interventi su Mertens e Insigne. Il miglior modo per festeggiare la 100esima presenza in Serie A. . . ad appena 19 anni. HOWEDES (6, 5) : Titolare a sorpresa dopo un lunghissimo calvario, si dimostra impeccabile in difesa, per senso dell’anticipo e forza fisica, prende un giallo evitabile, ma è decisivo in fase offensiva facendosi trovare pronto sul cross di Douglas Costa per il 2-0. Partita impeccabile. CEPPITELLI (7) : Un gol vittoria che equivale a una boccata d’ossigeno per gli uomini di Lopez. Il suo stacco in terzo tempo, a sette minuti dalla fine, con il quale ha travolto letteralmente Ali Adnan e ha insaccato il pallone alle spalle di Bizzarri, oltre ad essere un gesto tecnicamente sopraffino, si rivela decisivo nella corsa salvezza. LUIZ FELIPE (7) : Partita da giocatore con la stoffa vera. Dopo un inizio di stagione non proprio da fuoriclasse, Simone Inzaghi decide di dargli fiducia e lo schiera titolare nella partita più importante della stagione. E il giovane brasiliano ripaga a pieno la fiducia del tecnico ingaggiando un duello spettacolare con Dzeko ed esaltando il pubblico con chiusure da applausi. Si rivela inoltre determinante nella difesa del fortino biancoceleste durante l’assalto finale della Roma. DOUGLAS COSTA (7, 5) : Entra in campo casualmente a causa dell’infortunio di Pjanic, alla prima palla che tocca, manda in porta Mandzukic. Due sue altre accelerazioni consento a Howedes e Khedira di chiudere definitivamente la partita. Nel finale sfiora anche la marcatura personale. Spacca la Sampdoria e lancia la Juventus verso lo Scudetto. The Flash is back!!!KHEDIRA (7) : Conferma di essere nel miglior momento della stagione: sempre al posto giusto, contrasta e imposta con efficacia e intelligenza. Con il rasoterra che vale il  3-0 Juve si regala l’ottavo gol in campionato e mette il sigillo sull’ottima prova della squadra. BESSA (7) : Gioca al posto di Rigoni e lo fa bene. Bravo e freddo a realizzare il goal del vantaggio, ma un po’ sciupone sia alla fine del primo tempo che all’inizio della ripresa, quando non approfitta di due buone occasioni nate da contropiede. Nonostante alcuni nei, è tra gli uomini maggiormente determinanti. Tre punti d’oro in chiave salvezza per la squadra di Ballardini. VERDI (7) : Il numero 9 felsineo si carica la squadra sulle spalle e con una magia su punizione, che vale il prezzo del biglietto, sblocca il risultato nel primo tempo. Con gol, assist e giocate di livello è diventato senza dubbio il punto di riferimento imprescindibile dell’attacco rossoblù. POLITANO (8) : Corre tantissimo mettendo costantemente sotto pressione la retroguardia del Benevento. Sul primo gol taglia perfettamente nel cuore dell’area di rigore avversaria, calciando di prima e non lasciando spazio a Puggioni; sulla seconda rete sfrutta un errato posizionamento della difesa avversaria per poi battere ancora l’estremo difensore giallorosso con un pregevole pallonetto. La sua ottima condizione fisica e mentale al momento lo pone come uno dei giocatori più in forma della Serie A. Il pollo non tradisce!MANDZUKIC (7) : Decisivo ancora una volta dopo la doppietta al Bernabeu: Marione schierato nell’antico ruolo di centravanti, trova la zampata giusta che sblocca il risultato e mette la partita in discesa nel momento più delicato del match. Primo gol in campionato nel 2018 e decimo stagionale. Il croato si conferma sempre più l’uomo dei gol pesanti. DIABATÉ (7, 5) : Tocca pochissimi palloni in tutta la partita, trasformandoli tuttavia in oro. Due gol realizzati ed una grande quantità di punizioni guadagnate, tant’è che anche un giocatore del calibro di Acerbi ha dovuto inchinarsi a sua maestà Re Mida. La prestazione contro la Juventus non è stato certamente un caso, se il Benevento lo avesse scovato prima a quest’ora non sarebbe certamente il fanalino di coda della Serie A. Diabaté patrimonio dell’umanità… e dei fantallenatori!