“È venuto improvvisamente a mancare Stan Lee, ne danno il triste annuncio i figli: Spiderman, Hulk, i Fantastici Quattro, Iron Man, Thor e gli X-men”Se anche voi da bambini avete lasciato che i supereroi facessero parte dei vostri sogni allora sarete sicuramente rammaricati di venire a conoscenza della scomparsa di Stanley Martin Lieber (meglio conosciuto come Stan Lee): uno dei più grandi fumettisti della storia.

Stan Lee nasce il 28 dicembre 1922 a New York, all’età di diciassette anni viene assunto come assistente dalla Timely Comics (la casa editrice che noi oggi conosciamo come Marvel Comics). Quando si presentò nella compagnia non era neanche consapevole si trattasse di fumetti. Partito come addetto alle copie lavoró a stretto contatto con grandi professionisti apprendendo le tecniche del mestiere; la sua scalata ebbe inizio quando nel 1941 venne pubblicato il suo primo lavoro su un numero di Capitan America come riempitivo ed arrivò in breve tempo ad essere promosso fumettista a tutti gli effetti. L’innovazione di Stan Lee fu quella di rendere i supereroi più vicini alla gente aggiungendo alla loro invincibilità i difetti degli uomini comuni e dietro le loro maschere storie di umanità sofferta, come dice il suo motto supereroi con super-problemi. Per questo motivo dietro Spider Man troviamo Peter Parker, un ragazzo orfano che è costretto a lottare contro la sua timidezza per non essere lo zimbello dei compagni; il geniale inventore Tony Stark, reduce della guerra in Vietnam è costretto ad indossare una piastra magnetica per sopravvivere, come alter ego di Iron Man; dietro Hulk invece si nasconde un abile fisico nucleare che però si porta alle spalle un’infanzia difficile e il lutto della moglie. L’obiettivo di Stan Lee era proprio quello di marcare il lato umano dei suoi personaggi allontanandosi da tutti gli stereotipi del tempo. La diversità secondo Stan è un valore positivo, ma deve essere compresa ed accettata per rendere: quindi tra i suoi eroi inserisce personaggi dalla pelle scura (La Pantera Nera, Falcon. . . ), disabili (l’avvocato cieco Daredevil) e sottolinea la paura del diverso con gli X-Men dove i cattivi sono le persone “normali” che non accettano i mutanti. Difatti “Se non fosse per il suo tallone, oggi Achille sarebbe un perfetto sconosciuto” (Stan Lee)