Dopo aver viaggiato ad alta quota per tre partite di fila, il Lecce torna con i piedi per terra, subendo una lezione di calcio dai biancorossi di Nesta, ma senza sfigurare.

Una sofferenza durata 94 minuti che termina con un pareggio a reti inviolate: grande merito a Vigorito, protagonista di giornata, ma anche alla difesa giallorossa che, nonostante qualche blackout chiamato Meccariello, ha saputo subire e rispondere alle offensive perugine. I primi 20 minuti del primo tempo sono prevalentemente di studio: le emozioni più intense giungono dai vari settori del Via Del Mare, con un contrabbando di “pittule” subito segnalato agli steward che si mobilitano all’istante. Ad aprire le danze è il Perugia o, meglio, Meccariello che, stanco della monotonia della partita, decide di animarla passando il pallone al biancorosso Verre: l’azione si articola verso Melchiorri che a tu-per-tu con il portiere giallorosso, la spara in curva. Poi la partita si riaddormenta e tutti negli spogliatoi sul risultato di 0-0. Il secondo tempo si riapre con un Lecce più propositivo: su calcio d’angolo di Petriccione, Mancosu tira al volo ma il pallone scheggia il palo; l’azione sembra finita lì, dato che ormai tutti i giocatori si fermano con le mani nei capelli a contemplare il vento, ma parte il contropiede del Perugia: il nigeriano Kingsley supera in velocità Fiamozzi e cerca di accentrarsi, ma viene disturbato da Venuti; il terzino giallorosso, però,  propone l’assist per Bordin che stringe troppo il tiro. Da questo momento in poi i tifosi umbri possono anche mangiare i pop-corn (visto che sono senza pittule o pucce con le olive avanzate dalla vigilia dell’Immacolata), perché sarà spettacolo biancorosso, mentre i diecimila tifosi giallorossi, per i restanti trenta minuti, saranno intenti a chiedersi il perché Falco sia stato fatto volare negli spogliatoi da Liverani. Passano dieci minuti e la formazione guidata da Nesta si ripresenta nell’area di rigore salentina: di nuovo l’asse Verre-Melchiorri è efficace e proprio quest’ultimo prova il colpo di testa ad impensierire Vigorito. Il portiere giallorosso, però, è pronto ed evita il gol nonostante il pallone rimanga nell’area piccola: Kingsley prova ad anticipare tutti, ma riesce solamente a lisciare la palla ed è quindi Meccariello a sventare il pericolo e chiudere l’azione in calcio d’angolo. Calcio d’angolo che si trasforma in un incubo per i tifosi leccesi: palla in mezzo e tiro al volo all’angolino, ma è presente Petriccione che spazza il pallone di testa; l’azione non finisce, di nuovo palla in mezzo e Dragomir, con un balzo, prova il colpo di testa del vantaggio, ma riesce solamente a qualificarsi per i campionati mondiali di tuffo di Polignano, perché il pallone finisce fuori. In tre minuti il Perugia imbastisce un’altra azione pericolosa: il coreano Han si libera e arriva al tiro a due passi da Vigorito; ancora una volta il portiere si supera con un intervento alla Flash Gordon, ma sul pallone rimasto ancora in area arriva al grido di banzai Melchiorri e di nuovo Vigorito salva il Lecce. La palla arriva a Fiamozzi che, finalmente, fa la prima cosa giusta (dopo però 70 minuti di partita) e spazza il più lontano possibile. Bastano altri cinque secondi e il Perugia si ritrova in attacco: passaggio filtrante per l’inserimento di Melchiorri che sbaglia un gol già fatto: sempre Vigorito para il pallone e libera la squadra salentina da ogni altro pericolo. Per i restanti venticinque minuti si aspetta solo il fischio dell’arbitro e, a quanto pare, anche i giocatori non aspettano altro: i quattro minuti di recupero trascorrono nella metà campo perugina, con passaggi continui tra terzino sinistro e i due centrali; un copione destinato a durare e durare perché il pressing giallorosso è inesistente. Solo quando il pubblico inizia a rumoreggiare si vede un po’ di azione, ma è troppo tardi, la partita è finita. Un pareggio che serve al Lecce e che dimostra il fatto che si riesce anche a soffrire, seppur con qualche difficoltà. Non tutte le partite si possono vincere o giocare perfettamente, e dopotutto l’obiettivo primario dei giallorossi è quello di mantenere la categoria. Il prossimo impegno vede il Lecce affrontare il Brescia del nuovo Pirlo Sandro Tonali e del capocannoniere Donnarumma, in un vero e proprio Big Match di alta classifica.