E’ sempre un piacere viaggiare ma a volte risulta difficile allontanarsi da casa sapendo che si rimarrà in terra straniera per un lungo periodo.

L’anno scorso ho affrontato un’esperienza simile con Intercultura che permette a qualsiasi studente di trascorrere un periodo fino a un anno in un altro Paese. Dopo un lungo processo di selezione fatto di colloqui e test psicologici ho vinto un’ottima borsa di studio per l’annuale negli Stati uniti; partendo senza aspettative sono arrivato in un posto fantastico accolto da una famiglia che ha partecipato all’esperienza con grande genuino interesse e ha cercato di farmi sentire a casa. Ci sarebbe tanto da dire sulla mia esperienza ma per dirla in breve, è un indimenticabile full immersion nella cultura americana che mi ha portato ad un notevole cambiamento caratteriale e nel modo di vedere il mondo, acquistando grande indipendenza e maturità. L’unico effetto collaterale è quello di dover tornare a casa nei pianti mentre si ripensa ai sorrisi ed ai piccoli momenti di scambio culturale condivisi con la famiglia ospitante e con gli amici incontrati durante la permanenza all’estero. Intercultura è un’esperienza che travolge e sconvolge positivamente la tua vita ma fortunatamente su questo percorso si è accompagnati da ottimi volontari e vari incontri di formazione svolti con gli altri ragazzi partecipanti. Ovviamente la lista delle nazioni disponibili è molto lunga ma io in particolare sono stato a Flagstaff, un paesino di 70. 000 abitanti in Arizona non molto distante dal Grand Canyon e da una riserva di pellerossa che mi ha permesso di approfondire meglio la loro cultura. Alla fine questa esperienza risulta un viaggio denso di momenti vissuti al massimo, non per niente una frase celebre fra gli exchange students è “L’anno all’estero non è un anno nella vita ma la vita in un anno”. Una volta che si ritorna si comprende finalmente che ci sono stati degli alti e dei bassi nel corso del tempo ma sono stati anche e soprattutto i secondi che ci hanno fatto crescere. Inoltre si scopre un apprezzamento per cose che davamo per scontato e si ha nostalgia per la terra straniera come se fosse sempre stato il nostro paese d’origine. “Perchè bisogna lasciare casa per scoprire di poter chiamare un altro paese casa. ”