: Alyssa, classica sedicenne con una spropositata quantità di soldi sul conto bancario, è disperata: la sua vita è troppo noiosa e, nonostante le sue “trasgressive” fumate sul balcone di casa e feste superalcoliche, non riesce proprio a trovare qualcosa che la entusiasmi.

A dare un tocco di mistero alla sua banale routine sarà un SMS inviato da un numero anonimo: “Buonasera, Alyssa”. La protagonista, decisa a scoprire chi sia il misterioso autore del messaggio, risponde, e sarà proprio allora che “lo Sconosciuto” le proporrà un gioco: “Indovina chi sono e sarò tuo per sempre”. Divisa tra paura e curiosità, Alyssa accetterà la “sfida” e, usando la sua grande perspicacia, cercherà di capire chi si cela dietro all’anonimo Sconosciuto. : Come i cocktail che beve la nostra “trasgressiva” e “anticonformista” Alyssa, questo libro è un perfetto mix di sessismo, ignoranza e cattivo gusto. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto i personaggi: lui, definitivamente un ragazzo con troppo tempo libero, tranquillamente denunciabile per stalking; lei, una ragazza viziata, irritante, che vive nell’illusione di essere “diversa” e “matura”, quando invece vedremo non riuscirà nemmeno a tener testa ad un ANONIMO (e sottolineo anonimo) il quale, in pochi giorni, monopolizzerà la sua vita, persino vietandole di parlare con determinati ragazzi, spiando ogni suo movimento. Pessimo lo stile di scrittura, scarse e banali le descrizioni di luoghi e personaggi (Vi devo davvero dire che il nostro sconosciuto avrà gli occhi verdi??). Un romance? Un horror? Nessuno dei due. Phoneplay è un perfetto ibrido tra un romanzo rosa malriuscito e un horror degli anni 2000. Morgane Bicail, Newton Compton Editori, 2016, 282 pagine (di puro strazio, nda) , : 1/5