Il debutto alla regia di Nikos Labôt vede l’emancipazione di una casalinga greca che gradualmente acquisisce il rispetto che non ha mai avuto in famiglia.

Panayota (Marisha Triantafyllidou), una casalinga analfabeta vive con il marito Kostas (Dimitris Imellos) e i due figli in un modesto quartiere ad Atene, in Grecia. A seguito della crisi economica che colpisce la sua famiglia, per la prima volta nella sua vita, inizia a lavorare come addetta alle pulizie in un centro commerciale. Grazie a quest’opportunità ottiene indipendenza finanziaria ed espande la sua vita sociale. Per la maggior parte delle colleghe è un lavoro indecoroso, ma per Panayota rappresenta la libertà dalle mura domestiche, da un marito prepotente e da una vita di lavoro a casa non retribuito. LA LIBERTÀ DI UNA DONNA. Nikos Labôt, seppur con poche battute, riesce a trasmettere allo spettatore la crescente indipendenza di Panayota che si manifesta tramite piccoli successi personali come la consegna del primo stipendio. Il film è raccontato in modo realistico e diretto e spiega come nel lavoro si possa  talvolta trovare la libertà e un senso di autostima. Al termine della proiezione gli spettatori hanno avuto l’opportunità di porre delle domande al regista Nikos Labôt. Di seguito alcune:Come ha costruito il personaggio di Panayota?    L: una donna analfabeta mi raccontò la sua storia. Ne sono rimasto scioccato, non  credevo possibile che si potesse sopravvivere in quelle situazioni lavorative, ma allo stesso tempo rimasi sorpreso. Il lavoro rappresenta una forma di libertà , una possibilità per avere delle nuove amicizie e guadagnare del proprio denaro, pertanto ho deciso di ispirarmi alla sua storia. Nelle comunità spesso non si presta attenzione a chi fa dei lavori semplici, non immagineremmo mai che una donna delle pulizie possa essere analfabeta, ma è un fenomeno molto diffuso specialmente nelle società rurali; inoltre ho trovato una poesia nel suo modo di vedere le cose e ho voluto focalizzare la mia attenzione su queste persone che appaiono invisibili nella società. Ho anche preso ispirazione dalla mia vita privata, da mia madre e da alcune sue gestualità. Dove si colloca la figura dell’uomo all’interno di questa società vista all’interno del film?L:  solitamente è l’uomo a portare il denaro in casa. Attraverso il mio film ho cercato anche di descrivere questo disagio che si manifesta nel marito di Panayota, Kostas.