“La libertà viene scolpita a colpi di martello sull’incudine della discussione, del dissenso e del dibattito”.

Hubert Horatio Humphrey, Vice Presidente degli Stati Uniti dal 1965 al 1968.

Si ha la possibilità di far valere le proprie idee solo se si è in grado di presentarle, argomentando le proprie tesi. Non basta avere un concetto valido in mente, è vitale anche saperlo comunicare efficacemente, all’occorrenza anche in pubblico.

Per questo la pratica del “Debate”, una nuova metodologia didattica (per maggiori informazioni), ha assunto grande importanza: anche tre studentesse del liceo scientifico “C. De Giorgi” hanno partecipato dal 23 al 26 ottobre ad uno stage proprio sul Debate a Rimini.  Lì hanno imparato le regole da seguire e le metodologie di ricerca delle informazioni, terminando con un dibattito su: “Le buste e il packaging di plastica devono essere vietate” e “Si dovrebbe abbassare l’età del voto a 16 anni in Italia”.

Il dover sostenere, a seconda dell’incarico, un’opinione contraria o in linea con le mozioni, a prescindere dal proprio punto di vista, sviluppa elasticità mentale e capacità di mettersi in discussione.

Esercitandosi nel Debate, inoltre, si acquista capacità di argomentare, anche attraverso tecniche di Public speaking, e di gestire meglio la parola, ponderandone il significato. Ciò permette anche di spogliare il discorso altrui dell’eccessiva retorica, andando così al di là della forma, talvolta ingannevole, e soffermandosi sulla sostanza e sul messaggio implicito.

Infine, durante il dibattito è molto importante il rispetto per la squadra avversaria, riconoscendone la validità delle argomentazioni, se frutto di ricerche precedenti su fonti attendibili.

In conclusione, il Debate non solo permette un confronto costruttivo, ma forma un cittadino capace di prendere posizione e di difenderla, di informarsi con attenzione e di migliorare la sicurezza in se stesso. Un cittadino coinvolto, informato e responsabile.

Il video delle giornate riminesi