di Giovanni De Mariani e Gioele Benvenuto

Un’altra delusione per un Lecce che perde 2-0 fuori casa contro un Parma modesto. È la quarta sconfitta di fila per i salentini, che dovrebbero prender coscienza dei propri limiti, riuscendo in particolare a sfruttare il mercato ancora aperto, attraverso innesti di categoria per migliorare l’assetto della rosa.

Un primo tempo abbastanza noioso in cui le due squadre si sono annullate. I ritmi lenti e compassati non hanno giovato al fascino di questo Monday Night. Spettatori non paganti i due portieri Gabriel e Sepe che non hanno quasi mai avuto la necessità di intervenire. Per la difesa del Lecce l’unico vero pericolo è stato un colpo di testa ravvicinato di Kucka al 14′ finito di poco al lato.

Nel secondo tempo i giallorossi non riescono a incidere e continuano a soffrire una condizione psico-fisica fragile e precaria, innumerevoli errori tecnici, delle volte banali. In tanti se ne sono resi protagonisti, primo tra tutti Tachsidis, reduce da un’ennesima insufficiente prestazione. 

Il gol non tarda ad arrivare e al 57’ Iacoponi, sugli sviluppi di un discusso calcio d’angolo (non visto un presunto fallo di Kulusevski su Dell’Orco nei pressi della bandierina durante l’azione precedente), porta in vantaggio gli emiliani. Il Lecce è ormai in tilt, non riesce a reagire e il 2-0, siglato da Cornelius, non è altro che la conseguenza di un monologo già visto e rivisto in queste ultime settimane.

Il Lecce ottiene un’altra, ennesima batosta, che fa male; una stangata che deve fare riflettere, Tutti. Nessuno escluso. È evidente che ci siano molti limiti e per questo si spera vengano fatti degli innesti per rafforzare la rosa (vedi Deiola ad esempio). Se nell’ultima giornata del girone d’andata si occupa il quart’ultimo posto con 15 punti (salvezza certa se finisse il campionato) vuol dire che qualcosa si è fatto, sarebbe necessario un esame di coscienza per il rispetto di tutti, soprattutto per i TIFOSI, che nonostante tutto sono sempre presenti che sia in casa o a 700 km di distanza. Il Lecce ha dimostrato che nel massimo campionato ci può stare, che nei momenti più difficili ha saputo rialzarsi e ribaltare l’impensabile. Questo è sicuramente uno di quei momenti delicati davanti al quale il Lecce saprà dare una risposta chiara e concreta.