di Emanuela Paladini

#AndTheOscarGoesTo

Martin Scorsese torna con altro capolavoro “The Irishman”, il molto apprezzato film del 2019 con Joe Pesci, Al Pacino e Robert De Niro, che in oltre tre ore di pellicola ci illustrano un’epopea di storia americana legata a mafia e sindacato. È uscito su Netflix il 27 novembre, dopo che all’inizio del mese era stato in alcuni cinema.
Il film è tratto da I Heard You Paint Houses, un libro del 2004 scritto dall’avvocato ed ex pubblico ministero Charles Brandt, dopo che Frank Sheeran, l’irlandese del titolo, gli aveva raccontato la sua vita.

Frank Sheeran è un veterano della Seconda Guerra Mondiale e un autista di camion quando incontra Russell Bufalino, boss della mafia a Filadelfia. Una volta che Frank diventa il suo uomo fidato lo presenta a Jimmy Hoffa, il capo del sindacato dei camionisti. Frank non è immune al suo carisma e diventa il suo consigliere e, forse, il suo miglior amico.

Le riprese del film sono iniziate nell’agosto 2017 a New York e sono terminate il 5 marzo 2018.
La Industrial Light & Magic ha curato gli effetti di ringiovanimento degli attori protagonisti.
Per verificare questi effetti speciali nell’agosto del 2015 Scorsese reclutò De Niro per rigirare intere sequenze del film Quei bravi ragazzi.

The Irishman è stato prodotto da Netflix e in qualche modo questo ne ha allungato la durata. In altre parole non ero sicuro se dovesse essere, ad esempio, un film di due ore e dieci minuti o se poteva addirittura arrivare a quattro ore. Non ero nemmeno sicuro del luogo ideale di visione. E quindi, in un certo senso, l’ho reso puro nella mia testa. Mi sono detto: e se fosse solo un film? E se dovesse essere lungo quanto ci sentiamo o breve quanto ci sentiamo?”

(Martin Scorsese)

Il regista immagina il suo gangster movie definitivo come un lungo percorso di rimorso e solitudine terminata con una speranza di redenzione. “Lasci la porta socchiusa, Padre, perché anche la morte non sia così definitiva“. Il film è del resto la storia di un viaggio verso Detroit, il viaggio di Frank Sheeran e Russ Bufalino verso Jimmy Hoffa, quindi verso un amico che ha il destino segnato. Perché “It is what it is“ (“è ciò che è”), come ripete Russ Bufalino, sentenzia sul destino di chi gli sta intorno.

Il film è stato tanto apprezzato dall’Accademia, infatti ha ricevuto 10 nomination agli Oscar 2020, tra cui miglior film, miglior regista, migliori effetti speciali.