di Giovanni De Mariani

Sono ormai tre settimane che la Lega Serie A ha deciso di sospendere momentaneamente il campionato a causa del Coronavirus

Questa decisione di buon senso è avvenuta dopo le grandi pressioni fatte dal presidente dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori) Damiano Tommasi e il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. A seguire tutte le altre nazioni si sono allineate con i provvedimenti presi in Italia e hanno sospeso tutti i campionati di calcio e le attività sportive. In un primo momento l’unico Paese che si era opposto a ciò era stata l’Inghilterra, cosa che non sorprende viste anche le recenti parole poco decorose del loro premier Boris Johnson. Alla fine, però, sono stati costretti a fare un passo indietro e seguire ciò che è stato fatto nel resto d’Europa.

Questa situazione di emergenza non è stata gestita al meglio da UEFA e leghe nazionali che hanno creato tanto caos con decisioni poco decise e poco coraggiose. In Italia la cattiva gestione da parte del presidente della Lega Dal Pino dei suoi collaboratori ha portato a una situazione quasi surreale; alla ripresa (se una ripresa ci sarà) troveremo squadre che dovranno recuperare delle partite e che rischieranno di avere un calendario ricco di impegni tutti ravvicinati. 

La pandemia ha portato la UEFA a prendere una decisione drastica ma inevitabile: il rinvio di Euro2020 al 2021 per consentire ai club di concludere la stagione, permettendo loro di giocare anche dopo Giugno (cosa che non sarebbe stato possibile se ci fosse stato l’Europeo). Se in un primo momento la UEFA aveva deciso di posticipare le finali di Europa League e Champions League rispettivamente per il 24 e il 27 Giugno, adesso tutto sembra essere rimesso in discussione, con un probabile nuovo rinvio. Situazione di confusione analoga in Italia.

Nella Lega Serie A le proposte su come finire la stagione sono tante, ma più che mai inutili visto che il Governo prorogherà lo stato di emergenza almeno fino a Maggio. Le soluzioni attualmente prospettabili sono 3: 

  1. Conclusione normale del campionato;
  2. Playoff e Playout per l’assegnazione dello scudetto e per la promozione in Serie A;
  3. Annullamento del campionato.

La prima opzione è quella che al momento sembrano voler perseguire i club, anche se potrebbe diventare insostenibile visto le alte temperature estive del nostro Paese. La seconda opzione, invece, non piace ai club poiché non ritengono giusto decretare vincitori e vinti tramite Play-off e Play-out. La terza soluzione è stata esclusa dal presidente della FIGC Gravina, che ha ufficializzato l’assegnazione del campionato in ogni caso.

In questo momento di difficoltà che richiede l’aiuto di tutti c’è chi di rispettare le regole non ci pensa proprio: è il caso del presidente della Lazio Lotito. Il signor Lotito, ignorando le direttive del governo e della Lega, aveva convocato i suoi giocatori per Lunedì 23 Marzo per riprendere gli allenamenti. Questa scelta è stata dettata dal fatto che la sua squadra sta vivendo una stagione irripetibile, visto che si sta lottando per lo Scudetto. Tuttavia, ciò è più che mai inopportuno in questo momento tanto che anche la Lega Serie A, riunitasi il 21 Marzo, ha costretto il presidente laziale a fare un passo indietro. In questa assemblea speciale si è inoltre convenuto su altri provvedimenti importanti, quali la sospensione degli stipendi dei calciatori, vista l’ingente perdita economica e la ripresa degli allenamenti tre settimane prima del ritorno sui campi. Appare quindi inevitabile lo slittamento della fine campionato oltre il 30 Giugno.

Il mondo del calcio non è immune al Coronavirus, come testimoniano i tanti calciatori positivi al test. Ciò dimostra che il drastico provvedimento di sospendere tutto è giusto anche se doloroso. Fino a quando la situazione in Italia non sarà stabile la Serie A difficilmente ricomincerà. Ci si augura che ciò avvenga il prima possibile per ritornare finalmente alla normalità.