di Gaia Naccarelli

Domenica 12 Aprile 2020; ore 22:30

La mancanza della pasta al forno della nonna in questo giorno speciale si è fatta sentire parecchio (quella della mamma è un’altra cosa), per non parlare della triste Puddhica mangiata in assenza delle preoccupazioni per la dentiera della prozia, neanche aprire l’uovo di Pasqua è stato divertente senza doversi contendere la sorpresa con la decina di cugini piegati come avvoltoi sul letto di morte del dolce ridotto a coriandoli.
Almeno quest’anno non si è posto il problema di sopravvivere al pranzo pasquale; eppure è sorta ugualmente l’esigenza di saltare la cena come una vecchia tradizione che fa capolino.Mentre questi oscuri pensieri impegnano la mente, un occhio languido segue Jesus su Rai1, l’altro invece dà un’ultima occhiata alla nota delle cose da fare la mattina seguente. “Dovrebbe esserci tutto”

Lunedì 13 Aprile 2020; ore 10:00

Colazione fatta, occorre preparare i tramezzini prima che si faccia tardi: per papà salame piccante e peperoni, per mamma fesa di tacchino e galbanino, per mio fratello… se lo farà da solo. In un batter d’occhio i toast sono incartati, la giornata prosegue. E le bibite… le prenderà qualcun altro…. spero.

ore 11:30

Spuntando le cose da fare… cassa bluetooth, palla da beach-volley, tramezzini e niente alcolici ovviamente, tanto le bibite… le ha prese qualcun altro… si spera sempre. Perfetto, non resta che aspettare che gli altri siano pronti.

ore 12:15

Nel salone (punto di ritrovo) sono arrivati tutti? No! Mio fratello è sulla terrazza… no!  forse è in cantina… Ah, ecco! Il cane lo ha portato fuori. Ma noi non abbiamo un cane! Mio fratello è fuori… di testa. Spero stia pensando alle bibite Arriva! Fortunatamente solo un quarto d’ora di ritardo.
Papà ha portato una cassa d’acqua e pizzette varie; mamma ha la tovaglia e le uova di cioccolato; mio fratello… ha un cane? E’ proprio fuori! Ha dimenticato i piatti, tovaglioli ,il suo tramezzino… e le bibite. Confermo: E’ Fuori! Possiamo partire. Dove si va? – chiedo, giusto per fare conversazione. Papà: In cantina, al fresco! Mamma: In Cucina, come al solito! Mio Fratello: In terrazza, con il cane! Tutti: Quale cane? Io: Mi chiudo in cantina!  E’ bello avere una famiglia unita! Alla fine di un lungo batti e ribatti ecco il compromesso: si va in giardino… sperando che qualcuno si carichi le bibite.

ore 12:40

Arrivati. La tovaglia è già stata posizionata all’ombra di due alberelli, che inizi il divertimento. Stappiaimo una bibita!  Ma… e le bibite?

ore 12:50

Dopo un’intensa partita a “5-schiaccia” si è aperto il banchetto. Ecco, come al solito manca qualcosa. Dove sono i bicchieri?! A nessuno va di tornare indietro a prenderli, ma il cane non ha nessuna intenzione di prestarci la sua ciotola. Sì… ma di chi è questo cane? Mio fratello: Non lo so, ma ha portato la ciotola, quindi ha diritto di restare.

ore 12:55

Bicchieri presi; possiamo continuare. Ok! I bicchieri… ma le bibite? Silenzio… Sembra la prof che chiede: C’è un volontario?

ore 13:15

Finito il pranzo ci si rilassa un po’ stesi sul prato, mamma decide addirittura di mettersi sotto il sole per prendere un po’ di colorito (non sia mai che al supermercato confondano il pallore del volto con il bianco della mascherina). Ma dentro di me un senso di vuoto… C’è una bibita?

ore 13:37

Giornata estenuante. Decidiamo di rientrare per il riposino pomeridiano.. e per bere un po’.

ore 16:00

Per una strana coincidenza ci incontriamo nuovamente al punto di ritrovo; non sarà mica una svista del caso! Decidiamo di tornare in giardino.

ore 16:03

Arrivati anche stavolta. La vivacità del dibattito ci induce a mettere ai voti le varie proposte: nuovamente un pallone unisce tutti, visto che non c’è la possibilità di una bevuta salutare in compagnia.

ore 16:25

Nonostante lo sforzo l’accordo trovato non ha lunga vita.

ore 16:30

Questa convivenza è durata abbastanza, possiamo ritenerci soddisfatti.

ore 20:22

Dopo un pomeriggio trascorso a lavare e disinfettare le parti del corpo esposte durante la scampagnata, non ci incrociamo prima di cena. Ognuno è a rincorrersi nei suoi guai. Ognuno diverso. Vasco Rossi ci ossessiona… Coca Cola… una bibita, per favore!

ore 20:54

Ciascuno si ritira in camera propria. Sopravvissuti a questa catastrofica giornata il serbatoio “famiglia” è pieno fino a Natale.