Beatrice Spedicato e Gianmarco Stefanelli

La prevenzione è la migliore arma per combattere il cancro e la ONLUS ASLOC (Associazione Salentina per la Lotta Contro il Cancro) è la prima a crederci. Nel nostro territorio, la sensibilizzazione rispetto al tema dei tumori e alla loro prevenzione inizia con la fondazione dell’ASLOC di Lecce nel 1980.
L’Associazione, insieme ai medici volontari, ha avuto per tutti questi anni il fine di promuovere la conoscenza presso il pubblico di tutti i problemi inerenti alle malattie oncologiche.
Abbiamo intervistato il Dott. Olimpio Spedicati, chirurgo vascolare, operante nella sede ASLOC di Lecce da ben 15 anni.

Dottor Spedicati, cos’è ASLOC e di cosa si occupa ?
La nostra ONLUS è innanzitutto un’associazione senza fini di lucro che si autofinanzia esclusivamente attraverso donazioni, sia da parte dei pazienti che di enti esterni che decidono di contribuire personalmente alla ricerca. Il ruolo principale al suo interno è sicuramente svolto dai medici e dai volontari che che offrono servizi qualificati e supporto psicologico ai pazienti. Trovo fondamentale specificare qual  è poi uno tra gli scopi primari dell’associazione, cioè quello di convertire l’immagine dell’uomo, da strumento di ricerca per la malattia a soggetto padrone e responsabile delle decisioni che lo riguardano.

Lei che lavora ormai da tanti anni all’interno dell’ASLOC, quali sono i più grandi traguardi dell’associazione a cui ha assistito? Quali obiettivi invece si cerca di raggiungere nei prossimi anni?
Uno dei maggiori problemi all’interno della sanità pubblica è il prolungato tempo di attesa per l’esecuzione di visite mediche specialistiche o esami strumentali. Uno dei nostri traguardi è stato proprio quello di ridurre al minimo, se non addirittura abbattere completamente le liste d’attesa attraverso la massima disponibilità offerta dai medici, che si dedicano quotidianamente all’attività ambulatoriale. La ASLOC di Lecce al momento conta un numero totale di dieci medici, perciò un obiettivo che ci proponiamo per i prossimi anni è quello di allargare il panorama dell’offerta specialistica.

Ma come mai, nonostante i numerosi vantaggi dell’associazione, un paziente sceglie comunque di prenotare i propri esami in un ospedale pubblico?
Un primo fattore è di sicuro la disinformazione in ambito oncologico da parte delle persone a cui ci rivolgiamo. Per questo ci auguriamo che ciascuno acquisisca una propria coscienza riguardo alle tipologie, purtroppo numerose, di malattie a cui si va incontro, ma soprattutto alla loro prevenzione. Proprio per questo motivo la ASLOC promuove campagne di propaganda ed incontri con esperti, finanzia ricerche ed indagini su argomenti di interesse oncologico o provvede all’acquisto di attrezzature per migliorare la diagnosi e la cura dei tumori.

Per concludere, quale può essere un consiglio che può dare ai più giovani riguardo al cancro?
Il consiglio più semplice ma anche quello più efficace è di puntare sulla prevenzione. Prevenire è la migliore arma ed è quotidianamente a nostra portata: in molti casi basta non iniziare a fumare – o smettere al più presto -, seguire un’alimentazione equilibrata e salutare, praticare sport e sottoporsi periodicamente a controlli medici.


  • Lo scorso febbraio, nell’ambito di un progetto di ricerca sul volontariato, i ragazzi della 3C hanno intervistato i rappresentanti di alcune associazioni operanti sul territorio. Ecco gli altri articoli frutto di questa esperienza: