di Giovanni De Mariani

Dopo la conferma della ripresa dei campionati in Germania, Spagna ed Inghilterra, ripartono anche la Serie A, la Serie B e la Lega Pro. Unica nazione tra le big ad andare controcorrente è la Francia che ha già stabilito la fine di questa stagione per potersi preparare meglio alla nuova stagione. Non ripartono neanche i dilettanti italiani e perciò si è deciso di convalidare la classifica all’ultima giornata per stabilire le promozioni e le retrocessioni. Ciò rischia, però, di non far terminare la Serie A femminile che è relegata ancora tra i campionati dilettantistici, non avendo ricevuto il riconoscimento di calcio professionistico dalla FIGC. Tuttavia proprio la scelta della FIGC di rimandare la decisione sulla chiusura della stagione apre uno spiraglio di speranza per tutti gli appassionati del calcio femminile. Per risolvere questa situazione urge un rapido intervento che dia alle donne il loro meritato spazio nel mondo del calcio.

Per arrivare a questa complicata, ma più che mai giusta e legittima decisione c’è voluta la grande disponibilità al dialogo tra i vari protagonisti del calcio e dello sport in Italia, cosa non scontata dopo mesi di diatribe inutili e dannose. Il 20 Maggio il CTS (comitato tecnico-scientifico) ha dato il suo ok al protocollo per la ripresa degli allenamenti proposto dalla società e della Lega Serie A. Questo protocollo modifica l’originale proprio del CTS che, a causa di tre punti di fatto non realizzabili, rendeva impossibile la ripresa degli allenamenti di squadra, previsti inizialmente per il 18 Maggio. I tre punti incriminati sono: la responsabilità civile e penale dei medici sportivi, il ritiro di 40 giorni per tutta la squadra compreso staff tecnico e personale ausiliario e la quarantena per tutto il gruppo in caso di un positivo.

L’incontro decisivo si terrà il 28 Maggio tra i vertici del calcio e il Ministro dello Sport nel quale, si spera, verrà dato il via libera definitivo per la ripartenza dei campionati. Nel frattempo le società non sono rimaste a guardare e hanno iniziato la preparazione per quel che sarà un vero tour de force: una partita ogni 3 giorni per i mesi di Giugno e Luglio. Neanche la Lega perde tempo e ha già stilato un possibile calendario: la ripartenza è prevista per il 13 Giugno e la fine del campionato per il 3 Agosto, il tutto con in mezzo anche le partite rimanenti di Coppa Italia. Il mese di Agosto invece verrà sfruttato per terminare la Champions League e l’Europa League.

Ovviamente questi calendari sono stati realizzati senza considerare un’eventuale seconda ondata del virus che potrebbe compromettere tutti i piani delle istituzioni calcistiche italiane ed europee. È proprio per questo motivo che il presidente della FIGC Gabriele Gravina non ha ancora escluso la possibilità di ricorrere a playoff e playout per stabilire chi vincerà lo scudetto, chi retrocederà e chi verrà promosso, nonostante i club non siano d’accordo con questa formula. La ripresa del campionato dopo 3 mesi di stop potrebbe aprire scenari prima impensabili e regalarci forse il campionato più bello e avvincente degli ultimi anni. È fondamentale sfruttare queste settimane per prepararsi a livello fisico ma soprattutto psicologico: chi saprà adattarsi subito a questa situazione inedita avrà buone chance di centrare il proprio obiettivo. Le incognite sono tante e perciò anche ciò che sembrava certo adesso è messo in bilico e può essere ribaltato.

Il calcio è pronto a ripartire in sicurezza. Si tratta di un bel segnale di un parziale ritorno alla normalità; ovviamente tutte le partite saranno giocate a porte chiuse per evitare assembramenti. Per lo stesso motivo il Ministro dello Sport Spadafora ha ribadito l’idea di trasmettere “in chiaro” le partite: ciò darà la possibilità a tutti di seguire la propria squadra a casa, evitando quindi gli assembramenti nei pub e nei bar. Sarà l’estate più ricca mai vista che terrà incollati ai televisori tutti gli appassionati in astinenza del calcio.