di Irene Santoro

Con la spaventosa diffusione di Covid-19 in tutto il mondo, molte nazioni sono state costrette a dichiarare una chiusura totale, lasciando così deserti centri urbani e strade di vari paesi e città. In questa situazione sembra che molti animali selvatici ne abbiano approfittato per riaffacciarsi,tanto da parlare di natura che si riprende i suoi spazi. Le specie già abituate ai contesti urbani, favorite dal miglioramento della qualità dell’acqua e dell’aria, hanno aumentato l’intensità delle loro visite ed esteso le loro aree di distribuzione: si è osservata una maggiore riproduzione di rospi e rane, che sono riusciti a raggiungere indisturbati laghi e stagni, ma anche di uccelli, che hanno approfittato di una  maggiore quantità di cibo disponibile.

Dall’altra faccia della medaglia, durante il lockdown si è registrato un aumento significativo degli abbandoni di animali da compagnia, ennesima conseguenza della psicosi creata dalla diffusione della pandemia. In cento canili monitorati dall’associazione italiana Difesa Animali e Ambiente, nel periodo compreso tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, è stato registrato l’ingresso di quasi duemila cani in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sebbene l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia più volte ribadito che non esistono prove scientifiche sulla possibilità di trasmissione del virus tra animale e uomo, responsabili di questa situazione di panico sono stati principalmente i falsi allarmi creati sui social.

Gli animali non solo non sono un serbatoio del virus, ma diventano vittime innocenti della negligenza dell’uomo: lo si può anche osservare dall’incremento dell’inquinamento di mari e ambienti naturali, verificatosi con l’aumento della produzione di guanti e mascherine. Il disperato appello del World Wide Fund for Nature sottolinea l’importanza del corretto smaltimento di questi rifiuti, che andando dispersi nell’ambiente hanno un impatto devastante per l’ecosistema.

Siamo tutti responsabili di quello che accade in natura ed è molto importante prendere delle iniziative e sensibilizzare su questo aspetto per dare una svolta a questa situazione: gli animali non possono aiutarsi da soli.


Fonti:

Dati riferiti all’incremento degli ingressi nei canili: https://www.laprovinciacr.it/news/cremona/244393/coronavirus-boom-di-animali-abbandonati-ma-non-contagiano.html