di Giovanni De Mariani

Sono ormai 40 anni, dai tempi del trio magico Barazzutti, Panatta e Bertolucci, che l’Italia non è protagonista all’interno del panorama tennistico mondiale; sembra infatti esserci una rinascita grazie a questa nuova generazione di fenomeni che si sta affermando e ritagliando uno spazio importante sulla scena. 

Djokovic, Federer e Nadal, incredibili per la loro grandezza e la loro longevità, da anni dominano senza lasciare nient’altro che le briciole agli avversari. Molti hanno provato, senza mai riuscirci del tutto, a inserirsi in questa corsa a 3 fra questi assoluti fuoriclasse che, nonostante il passare del tempo, sono sempre lì a contendersi la vittoria e il primato nel ranking. Più volte sono stati al capolinea e additati come finiti.

Il tennis italiano però è pronto a riprendersi la scena con 4 tennisti di indiscutibile talento: Fabio Fognini, Matteo Berrettini, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Senza dimenticare, però, anche Sonego, Travaglia, Caruso, meno talentuosi e competitivi dei primi ma che potrebbero comunque essere ottimi tennisti da posizione intermedia del ranking. In un’era in cui l’Italtennis sta ritornando forte rischiano però di passare in secondo piano per la troppa abbondanza.

Fabio Fognini, tanto talentuoso quanto fuori di testa, è probabilmente l’unico al mondo in grado di perdere un match da solo. La qualità del suo gioco è indiscussa e innegabile, ma il carattere troppo impulsivo ed esuberante non gli ha mai permesso di fare il salto di qualità ed essere stabilmente uno dei migliori al mondo. Fabio si lascia alle spalle un 2020 pieno di infortuni che l’hanno tenuto fuori a lungo e non gli hanno permesso di esprimere il proprio tennis al meglio. Con l’avvento del nuovo anno è pronto a riprendersi la scena come protagonista e chissà che la moglie, Flavia Pennetta, non l’abbia aiutato a crescere caratterialmente per poter finalmente esprimere al massimo il suo talento.

Matteo Berrettini, al momento il numero 1 italiano, è probabilmente il tennista che più ha fatto progressi dal punto di vista tecnico nel panorama mondiale. Presentato come il “Camporese 2.0” (gran servizio, gran diritto ma scarsa mobilità e gioco monocorde), è in realtà migliorato in tutti gli aspetti grazie al suo impegno e alla sua serietà. Infatti ha dimostrato di possedere un gioco molto vario, di aver limato le sue pecche ed è pertanto in grado di competere con chiunque. Attualmente occupa con merito la posizione numero 10 del ranking ed è indubbiamente una risorsa importantissima per l’Italtennis che di rado ha visto un giocatore con le sue caratteristiche.

Jannik Sinner, classe 2001 astro nascente del tennis mondiale, ha solo 19 anni ma gioca da veterano; è in grado di giocarsela alla pari con chiunque e ha chiuso un 2020 straordinario sfiorando la qualificazione per le ATP finals di Londra, dopo che l’anno precedente aveva umiliato chiunque alle ATP Next Gen. Insomma Sinner sembra nato per dominare. Ha ancora grandissimi margini di crescita, specialmente a rete, ma ha già una solidità incredibile, una facilità disarmante di piazzare la palla dove vuole e una forza mentale inaudita che non lo fa tremare contro nessun avversario. Gran lavoratore e gran professionista, è sicuramente il futuro ma, ci si potrebbe spingere ad affermare, anche il presente del tennis italiano e mondiale.

Lorenzo Musetti, solo 8 mesi più piccolo di Sinner e campione juniores agli Australian Open 2019,  è bellezza pura che entra in campo: ha una qualità e un talento puro che sono unici al mondo. Tuttavia nel tennis la bellezza non basta per vincere, c’è bisogno di costanza e di una testa che sappia reggere anche nei momenti più difficili. Lorenzo purtroppo ancora pecca da questo punto di vista ma è ancora molto giovane e può crescere tanto; è sicuramente un nome sul quale scommettere per il futuro e statene sicuri che con lui, nel bene o nel male, ci sarà da divertirsi.