di Giovanni De Mariani e Gioele Benvenuto

Altra partita molto deludente del Lecce che perde 2-1 contro l’Ascoli al Via del Mare, dimostrando ancora una volta di non essere all’altezza delle aspettative che lo davano tra le favorite per la promozione in Serie A. È chiaro ormai che qualcosa non va, la squadra non produce gioco ed è fragile dietro; si rendono quindi necessarie delle riflessioni e addirittura delle decisioni drastiche. Uniche note positive della serata sono 2 ragazzi dei quali sentiremo parlare per tanto tempo: Pablo Rodriguez e Morten Hjulmand. Il primo sta mettendo a disposizione del Lecce tutta la sua qualità e la sua grinta, dando una marcia in più alla squadra. Il secondo lotta, riconquista palla, si inserisce, attacca insomma è ovunque ed è ormai insostituibile nello scacchiere giallorosso.

Primo tempo luci ed ombre del Lecce: passa in vantaggio grazie al sesto gol in campionato di Stepinski grazie al cross in mezzo al bacio di Coda che mette solo davanti alla porta il polacco che di testa non perdona. Ma l’1-0 dura poco, infatti 5 minuti dopo (al 28′) i salentini subiscono il gol del pareggio da Dionisi: Sabiri serve il numero 9 dell’Ascoli che con una finta di corpo disorienta Pisacane potendo così piazzare tranquillamente la palla alle spalle di Gabriel.

Nella ripresa il Lecce subisce al 57′ il gol del 2-1 grazie alla doppietta di Dionisi che ribatte in rete una respinta corta di Gabriel su tiro di Saric. I salentini provano a reagire e sfiorano il gol del pareggio con Coda che in area di rigore si divora un gol praticamente fatto. I giallorossi non riescono a trovare la strada giusta rischiando di subire il terzo gol in più occasioni specialmente con Sabiri che supera con un tocco morbido Gabriel, ma provvidenziale è il salvataggio di Lucioni sulla linea. Nei minuti finali sugli sviluppi di un calcio d’angolo Nikolov colpisce di testa impegnando il portiere avversario. In pieno recupero l’evento che potrebbe cambiare le sorti del match: uscita di Leali e fallo in area di rigore, al dischetto si presenta Mancosu ma il suo tiro è alto. I salentini perdono una sfida importante dopo un’ennesima prestazione al di sotto delle aspettative.

Il gol iniziale di Stepinski aveva fatto ben sperare ma i soliti errori e un atteggiamento poco grintoso e aggressivo hanno completamente cambiato le carte in tavola. Il Lecce, dopo 21 giornate, sembra ancora non aver trovato la giusta squadra sia come gioco che come gruppo offrendo numerose prestazioni altalenanti che poco hanno a che vedere con gli obiettivi di promozione prefissati a inizio stagione. Serve una scossa, un cambio radicale per cercare di recuperare e salvare un campionato che ancora sembra non essere decollato.