di Alessia Russo

Viviamo completamente immersi nelle parole. Si stima che ogni persona pronunci dalle 7000 alle 20000 parole al giorno. Ma sappiamo cosa siano e che valore abbiano realmente?

La parola può essere definita come l’unità base all’interno del sistema del linguaggio che a sua volta non è altro che una convenzione nata tra gli uomini per esprimere concetti e comunicare. 

Originariamente il linguaggio era d’aiuto agli uomini per capire e farsi capire, con il tempo però da utile è diventato indispensabile e ognuno di noi è ormai schiavo delle parole. C’è il continuo bisogno di aggiungere nuove parole al vocabolario, arrivando ad integrare nel proprio lessico anche parole straniere, nell’illusione di poter avere le parole giuste per definire tutto.

La verità è che ogni volta che si prova a definire qualcosa la si sta riducendo al concetto comune che questa evoca nella maggior parte delle persone (concetto a sua volta fortemente legato alla cultura, ma questo è un altro discorso). Per capire meglio è utile pensare a quel momento in cui si prova un’emozione così forte o così strana da non riuscire ad esprimerla a parole. Ecco, molti potrebbero pensare che la soluzione possa arricchire il proprio vocabolario, ma non è così. Certo, avere proprietà di linguaggio è sicuramente importante, l’errore sta nel dare troppo valore alle parole, che restano di fatto dei segni grafici utili ma non indispensabili. Solo quando si capirà che le parole sono inutili per definire qualsiasi cosa soggettiva come le emozioni, le relazioni o tutto ciò che ci riguarda sapremo dare loro il giusto peso e vedremo quanto è bello sperimentare qualcosa senza avere il limite della parola.