di Gianluigi De Rubertis, Gaia Naccarelli, Elena Poso, Alessia Russo & Greta Turco

La Giuria di LeCosimò non vi abbandona ed anche questa volta non risparmia le sue critiche ad una delle edizioni più seguite e commentate del Festival di Sanremo. Siete curiosi di conoscere il parere dei nostri giudici? 

Ancora deludente

Partiamo dal disastroso Prima Festival che non riesce a compiere il salto di qualità che la nostra giuria tanto agognava, la situazione addirittura peggiora quando i tre presentatori tentano invano di avvicinarsi al mondo dei giovani che -a quanto detto- costituiscono la maggior parte degli spettatori di quest’anno. Meglio andare avanti.

Un pubblico particolare

L’ingresso di Fiorello permette al pubblico da casa di varcare la soglia del Teatro Ariston, dove la spoglia platea che il giorno precedente era arrivata a fine serata senza fiato dopo tutti quei “braccioli su braccioli giù” si presenta in maniera inaspettata. Colori, forme stravaganti, occhiali e volti disegnati rendono vivi i palloncini che riempiono le poltrone. Amadeus non può sentirsi solo. Che inizi la serata.

Le ultime nuove proposte

Le ultime quattro proposte di Sanremo Giovani si destreggiano sul palco trovando il giusto equilibrio tra emozione e abilità, il televoto premia contro ogni aspettativa Davide Shorty e Wrongonyou con le loro Lezioni di volo e Regina, portandoli alla finale di Venerdì.

Che entrino i big!

Tocca poi ai 13 big rimasti esibirsi. Apre le danze Orietta Berti che tornata al Festival, nonostante i 29 anni di assenza, domina l’esibizione con sicurezza a dispetto del passare del tempo. La patata bollente (per restare in tema con il nomignolo “Patato” affibbiato ad Amadeus) passa a Bugo che però non riesce a riscattarsi dopo la scottatura dello scorso anno, portando a termine un’esibizione spenta e con assenza di voce.
Quando arriva la volta di Gaia tutte le aspettative del pubblico vengono frantumate dalla brutta copia di una Elettra Lamborghini concorrente dello scorso anno. Un’eccessiva sicurezza tenta invano di compensare Cuore amaro che si rivela un flop.

Un vero spettacolo

L’Ariston viene poi travolto da un’ondata di freschezza e allegria ad opera di Lo Stato Sociale che con scatoloni e travestimenti fa divertire veramente tutti. Sicuramente positivo anche il giudizio di La rappresentante di lista che riesce a tramutare la trepidazione in voglia di mettersi in gioco lasciando un piacevole ritornello nelle menti degli ascoltatori. Non è da meno la performance di Malika Ayane che si presenta in Liguria con un brano energico.
In questa edizione Ermal Meta propone la canzone d’amore: Un milione di cose da dirti, lontana dai temi trattati nelle canzoni degli scorsi anni ma che non delude le aspettative; guadagna un posto in classifica tra le migliori esibizioni della serata.

Scopriamo le ultime carte

Arrivano poi il duo Extraliscio feat Davide Toffoli con un look stravagante ma che allo stesso tempo non stride con il contesto (una maschera e degli occhialini da aviatore). La canzone purtroppo non è allo stesso livello e passa addirittura in secondo piano rispetto all’esibizione.
Successivamente i giovani Random e Fulminacci non eccellono né sbagliano durante la loro performance, mancava la scintilla. Dopo entra in scena Willie Peyote che con la sua canzone Mai dire mai (la locura) muove una attualissima critica tricolore proprio al festival della musica italiana. Che dire…chapeau! Infine entra Gio Evan –in pantaloncinil’outfit totalmente inappropriato farà più parlare rispetto alla canzone che infatti non emerge tra le altre né per testo né per esecuzione.

Il caso Irama

Discorso differente va fatto per l’ultimo concorrente: Irama. L’esibizione del cantante di Carrara, già prevista per la prima serata del festival, è stata definitivamente annullata dopo che due membri del suo staff sono risultati positivi al Covid-19. Ricevuto l’ok da giuria e concorrenti, il cantautore ha comunque avuto l’opportunità di restare in gara presentando il video della sua prova generale. Nonostante le difficoltà, La genesi del tuo colore si è imposta come uno dei pezzi più apprezzati della serata, regalando al pubblico la registrazione di una prova impeccabile,  più che all’altezza della competizione.

I veri protagonisti

Ma veniamo al dunque. Caso Irama a parte, i veri protagonisti di questa seconda serata sono gli ospiti, che popolano il palco dell’Ariston dando spettacolo in modalità differenti. Partendo dall’iconico ritmo dance abbozzato dal beatbox di Fiorello accompagnato dalla strepitosa neopremiata Laura Pausini, l’ospite di punta della serata, che sciolto persino il presunto inflessibile Patato facendolo scatenare in una danza cubista. Segue un celestiale tributo al grande Maestro Ennio Morricone da parte de Il Volo e del figlio del maestro. Si dimostra molto meno coinvolgente la performance di Gigliola Cinquetti, Fausto Leali e Marcella Bella che con le loro canzoni hanno scaldato il cuore delle vecchie generazioni e fatto scendere il latte alle new ages… non abbiamo l’età. Un top/flop generazionale che ha affascinato ed annoiato allo stesso tempo.
L’invitato “civile” della serata è stato il Campione di Marcia Alex Schwazer. Enzo Avitabile conclude il circus degli ospiti di mercoledì e poco prima dell’arrivo della classifica generale si esibisce con Ama e Fiore in un omaggio al grande Carosone, con tanto di pubblicità occulta alla nuova serie a tema della Rai.

Riassuntino?

L’imparziale Giuria di LeCosimò è stata molto chiara: questa seconda serata ha avuto i suoi alti ma anche molti bassi lasciando un po’ di amaro in bocca per l’atmosfera monotona ed a tratti noiosa che l’ha caratterizzata.I veri protagonisti sono stati gli ospiti ed i big, probabilmente più amati di quelli della prima serata, sono stati messi in secondo piano. Il consiglio della Giuria di LeCosimò è sempre lo stesso: non perdete nemmeno una puntata di questo Festival, la prossima sorpresa è dietro l’angolo!