di Giovanni De Mariani

Uno Strefezza magnifico porta, con una sua prodezza, il Lecce a sognare la promozione diretta.

Analisi della partita

I salentini, con la vittoria contro il Pordenone si portano a 34 punti, a -4 dalla capolista Pisa che ha però una partita in più. Nonostante fosse contro la penultima in classifica, non era un match assolutamente scontato da vincere dato che i ragazzi di mister Baroni non giocavano da un mese e, si sa, riprendere il ritmo dopo una pausa così lunga non è per nulla facile. L’approccio è stato quello giusto con i giallorossi che hanno dominato dal primo all’ultimo minuto. Unica pecca è stata la poca concretezza che non ha permesso di chiudere prima la partita, lasciandola in bilico fino alla fine. Occorre dunque migliorare sotto questo aspetto perché per la mole di gioco che crea, il Lecce dovrebbe segnare molti più gol. A questo senza dubbio contribuirà il ritorno di bomber Coda che nella seconda parte di campionato sarà fondamentale dal punto di vista realizzativo.

Formazione ufficiale

Il Lecce si schiera con il suo classico 4-3-3 che tante gioie ha portato in questa stagione: in porta Gabriel; difesa a 4 con Barreca e Calabresi sulle fasce e Lucioni e Dermaku centrali; punto di riferimento centrale con il compito di impostare e fare da schermo alla retroguardia difensiva Hjulmand; accanto a lui a completare il centrocampo Majer, prezioso nella gestione del pallone, e Gargiulo, fondamentale per gli inserimenti; in attacco Baroni schiera a sorpresa Pablito Rodriguez che prende il posto di Di Mariano come ala sinistra, Olivieri e Strefezza.

Primo tempo

Primo tempo giocato ad alti ritmi dai salentini che impongono sin da subito il loro gioco. Il Pressing ultra offensivo dei giallorossi induce il Pordenone a perdere un sacco di palloni nella propria metà campo, permettendo così agli avversari di ripartire pericolosamente. Al 17′ prima grande occasione per il Lecce: palla in mezzo di Majer, la difesa friulana spazza male e Olivieri dall’altezza dell’area di rigore manda la palla sul palo. I giallorossi continuano a premere e meno di 10 minuti dopo, al 24′, trovano il gol dell’1-0: magia di Strefezza che con un cross di trivela favoloso mette in porta Gargiulo che con il sinistro non deve fare altro che appoggiare la palla in rete. Prima della fine dei primi 45 minuti i salentini troveranno anche il gol del 2-0, annullato però per un fuorigioco di Olivieri.

Secondo tempo

Nel secondo tempo il canovaccio della partita non cambia, con i ragazzi di Baroni che cercano in ogni modo di raddoppiare e chiudere il match. I ritmi inevitabilmente si fanno più bassi e con l’avvicinarsi dei minuti finali la stanchezza si fa sentire per tutte e 2 le squadre. Per il Pordenone le cose si fanno ancora più complicate quando rimangono in 10 a causa di una doppia ammonizione rimediata da Pasa. Nonostante questo i friulani riescono a mantenere il risultato sull’1-0, complice anche l’errore di Di Mariano davanti al portiere durante il recupero, rischiando, inoltre, di beffare i salentini all’ultimo minuto con un colpo di testa di Bassoli, finito di poco a lato.

Considerazioni finali

Un successo fondamentale per il Lecce che porta a casa 3 punti chiave per le sorti del campionato. La classifica è molto corta e vede tante squadre racchiuse in pochi punti. Dunque, per raggiungere l’obiettivo promozione diretta, occorrerà limitare al massimo i passi falsi e vincere gli scontri diretti che sono stati fino a questo momento il verotallonie d’achille dei giallorossi. Prossimo step sarà proprio contro la Cremonese, attualmente quarta in classifica, che all’andata demolì i salentini per 3-0.