Gianluigi Casalino

L’utilizzo del vaccino e del Green pass nella lotta alla diffusione del Corona-virus e delle sue varianti continua a creare scompiglio e tensioni all’interno della società italiana.

In particolare gli artefici del dissenso sono i  No-vax, fautori di una protesta non sempre pacifica, una piccola community, ma comunque rappresentativa di una frattura sociale, che si impone nella società odierna messa a dura prova dalla pandemia mondiale, che sta mietendo sempre più vittime. La  protesta ha toccato l’apice nei mesi scorsi, quando la folla dei No-vax e No-green-pass, refrattari al vaccino e all’introduzione della certificazione vaccinale obbligatoria, è scesa nelle piazze.

Paura di essere ingannati o meglio quella di essere al centro di un vero e proprio complotto internazionale di cui non si conoscono i limiti, persone che conclamano la libertà e arrivano a parlare di soluzioni fasciste.

Vero è che a giugno 2021, il 12 % degli italiani non aveva intenzione di vaccinarsi, mentre a ottobre 2021 il numero degli intervistati non vaccinati (e che non intendevano vaccinarsi) in Italia è diminuito dall’11,8 all’8,2%:, una riduzione del 30 %. Tra gli altri paesi europei, in Germania sembra esserci stata una riduzione simile, mentre, in Francia e Spagna il numero di no-vax si è addirittura dimezzato.

Nei primi dieci giorni di Dicembre si è avuta una rapida crescita delle somministrazioni (arrivando a 5,1 milioni),  con le terze dosi già avviate.

Purtroppo, negli ultimi giorni, la polizia postale ha intercettato messaggi stani nella chat telegram, social utilizzato per la protesta no-vax.«Basta dittatura» questa è la parola d’ordine con la quale è stato accusato il presidente del Consiglio. Il messaggio è accompagnato da una rappresentazione dell’abitazione del premier e da un fotomontaggio che ritrae lo stesso Draghi con dei baffi alla Hitler. Sulla vicenda la Polizia postale e delle comunicazioni sta facendo accertamenti. «L’attenzione investigativa su questi ambienti e sulle modalità di diffusione dei messaggi è costante e non è mai venuta meno», affermano fonti qualificate della sicurezza.

La prudenza impone una vigilanza attiva su situazioni estreme.

Si è liberi di protestare, ma nei limiti del rispetto della salute della stragrande Comunità delle persone e delle istituzioni.