di Giovanni De Mariani

Terzo pareggio di fila per il Lecce che allo Stadio Giuseppe Moccagatta viene fermato sull’1-1 dall’Alessandria.

Analisi della partita

Partita sottotono dei salentini che non riescono a imporre il loro classico gioco, dimostrandosi troppo prevedibili: non hanno mai dato infatti l’impressione di avere il controllo del match e di essere veramente pericolosi. Solo negli ultimi 15 minuti, dovendo recuperare il gol di svantaggio, i giallorossi hanno alzato il ritmo e, anche se in maniera confusa e poco organizzata, sono riusciti a creare un paio di occasioni nitide. Con un maggiore cinismo dunque i ragazzi di mister Baroni sarebbero riusciti a portarsi a casa la vittoria nonostante una partita molto sofferta. Con questo pareggio i salentini perdono la testa della classifica, sorpassati dalla Cremonese.

Formazione ufficiale

Il Lecce si schiera con un 4-3-3 che, a causa di squalifiche e un po’ di turnover, vede in campo dal 1′ minuto diverse sorprese: in porta Gabriel; in difesa confermati i quattro che hanno giocato nel secondo tempo contro il Benevento, quindi Gendrey-Gallo sulle fasce e Lucioni-Calabresi centrali; dopo aver scontato la squalifica la scorsa giornata torna in mezzo al campo Hjulmand; ad affiancarlo Gargiulo ed Helgason, alla quarta presenza da titolare; in attacco confermati Coda e Listkowski, unica novità è Di Mariano al posto dello squalificato Strefezza.

Primo tempo

Primo tempo abbastanza monotono e privo di grandi emozioni in cui il Lecce mantiene maggiormente il possesso che tuttavia si rivela sterile. Il gioco molto spezzato a causa dei numerosi falli non ha permesso a nessuna delle 2 squadre di prendere la fiducia e il ritmo necessari per essere pericolose. I calci da fermo, che sarebbero potuti risultare decisivi, non sono stati sfruttati a dovere dalle 2 squadre sia a causa della poca precisione, sia per l’ottima attenzione delle rispettive difese.

Secondo tempo

Il secondo tempo si apre con un piglio decisamente diverso con la sfida che d’improvviso si accende. A sbloccare la partita è stato un episodio fortuito che ha visto protagonista l’incolpevole Calabresi: dagli sviluppi di una punizione la palla arriva al limite dell’area di rigore dove parte un tiro, il difensore salentino prende involontariamente il pallone e rimette in gioco Di Gennaro che davanti a Gabriel non sbaglia. Dopo il gol subito il Lecce si sveglia e inizia a macinare gioco per recuperare; tuttavia per 30 minuti non riesce mai a creare un’occasione chiara per rimettere la partita in parità. Il Lecce riuscirà infatti a trovare la rete dell’1-1 solo grazie a una grande giocata di Coda: dopo che il tiro di Pablo Rodriguez è stato respinto, la palla arriva sul limite destro dell’area di rigore a Calabresi, il quale l’appoggia al bomber giallorosso che si gira rapidamente e con un sinistro micidiale batte Pisseri. Il portiere dell’Alessandria si renderà protagonista di un miracolo nel finale sullo stesso Coda che permette ai piemontesi di portare a casa 1 punto importante per la salvezza.

Considerazioni finali

Grande rimpianto per il Lecce che con questo pareggio è costretto nuovamente ad inseguire. I salentini sono in piena corsa per centrare l’obiettivo promozione diretta, ma per farlo è necessario ritornare a vincere, già a partire da domenica contro il Crotone. È un campionato molto equilibrato e solo chi riuscirà ad essere costante nei risultati riuscirà a raggiungere le prime 2 posizioni in classifica.