di Giovanni De Mariani

Il Lecce riacciuffa all’ultimo secondo una partita che sembrava ormai persa contro un buon Cosenza.

Analisi della partita

Finisce 2-2 un match poco convincente da parte dei salentini che falliscono il primo dei 9 scontri decisivi per la promozione. Terzo pareggio di fila che permette alle inseguitrici di accorciare le distanze e portarsi a ridosso dei primi 2 posti, complicando dunque la strada per l’obiettivo Serie A. Partita dai 2 volti dei giallorossi: dopo un inizio travolgente e dominante, la squadra, a seguito del rigore sbagliato, è apparsa spenta e incapace di reagire. Insomma una prestazione troppo altalenante e di poca personalità che, se ripetuta, potrebbe costare molto caro ai ragazzi di mister Baroni.

Formazione ufficiale

Il Lecce si schiera con il suo classico modulo, il 4-3-3: ancora infortunato Gabriel quindi in porta va Plizzari; difesa a 4 con Gendrey e Gallo sulle fasce che sostituiscono Calabresi e Barreca; Lucioni e Simic al centro; in mezzo al campo Hjulmand affiancato da Majer e Gargiulo; in attacco torna il tridente che nel girone di ritorno ha fatto sognare i tifosi giallorossi, Listkowski-Coda-Strefezza.

Primo tempo

Il Lecce parte a razzo nel primo tempo, giocando con un’intensa molto elevata che mette parecchio in difficoltà un Cosenza entrato un po’ molle. Infatti dopo soli 90 secondi i salentini passano in vantaggio: la difesa dei calabresi spazza male la palla che arriva al limite dell’area sui piedi di Strefezza, il quale la mette delicata sul secondo palo dove c’è Coda che al volo lascia partire una mina che finisce alle spalle del portiere. Dopo il gol segnato i giallorossi non rintanano in difesa, ma continuano ad attaccare per cercare il raddoppio. L’occasione arriva al 15′ quando l’arbitro assegna loro un calcio di rigore per fallo di mano di Hristov. Dagli undici metri va Coda ma il suo rigore viene parato da Matosevic. Dopo l’errore dal dischetto la partita cambia totalmente: i salentini, impauriti, arretrano e i calabresi invece prendono sempre più coraggio e alzano la linea del pressing. È proprio su una pressione di squadra fatta dal Cosenza che allo scadere dei primi 45′ minuti arriva la rete del pareggio: Carraro intercetta una palla di Strefezza a centrocampo e manda sulla fascia sinistra Millico che mette una palla in mezzo dove Larrivey viene lasciato completamente solo dalla difesa giallorossa, inutile il miracolo di Plizzari sul primo tiro perché sulla ribattuta il numero 32 rossoblu non sbaglia.

Secondo tempo

Il secondo tempo inizia sulla falsariga di come è finito il primo: il Cosenza attacca e il Lecce subisce. E al 52′ i calabresi sfruttano un errore difensivo degli avversari per portarsi sul 2-1: palla in profondità di Palmiero, Simic, troppo lento, si fa scappare facilmente dietro Millico che con uno scavino supera Plizzari che aveva chiuso la linea di passaggio al centro. La sconfitta sarebbe stata clamorosa per i salentini che le provano tutte per provare a raddrizzare il match. Al 95′ riescono con le ultime energie rimaste in corpo a riacciuffare il pareggio: dagli sviluppi di una punizione Ragusa mette una palla sul secondo palo, Coda fa la sponda in mezzo e Blin a pochi passi dalla porta non sbaglia e la mette dentro.

Considerazioni finali

Dopo 3 pareggi consecutivi occorre una reazione per dimostrare di essere una squadra da Serie A. Prossimo avversario il Parma, peobabilmente la più grande delusione di questo campionato, che al Tardini non darà sicuramente vita facile ai salentini. È necessario mantenere la concentrazione e ritornare la squadra micidiale che si è più volte vista in questa stagione.