Biografia

Blu, artista del quale non è pubblicamente conosciuto né il nome né la data di nascita, si ipotizza sia nato agli inizi degli anni ’80 a Senigallia. Blu ha iniziato a farsi conoscere a partire dal 1999 attraverso una serie di graffiti eseguiti a Bologna, nel centro storico, nelle zone adiacenti all’Accademia di Belle Arti, e in periferia, negli spazi occupati dal centro sociale Livello 57. I primi lavori, pur esprimendo elementi di originalità stilistica, erano ancora realizzati con la bomboletta spray, tipica del writing tradizionale. A partire dal 2001 le opere di Blu iniziarono ad essere eseguite con vernici a tempera e con l’uso di rulli montati su bastoni telescopici. Tale tecnica gli ha permesso di ingrandire la superficie pittorica. I soggetti sono figure di umanoidi dai connotati sarcastici o talvolta drammatici il cui immaginario sembra ispirarsi al mondo dei fumetti, e dei videogiochi arcade.

Sono dei primi anni le collaborazioni con artisti quali Run, Dem, Sweza ed Ericailcane, che affianca le sue raffigurazioni del mondo animale ai soggetti umani dipinti da Blu. Altro aspetto fondamentale che ha caratterizzato i suoi esordi è la prassi dell’azione pittorica, e alcune sperimentazioni di animazione digitale.

A partire dal 2004 si registrano alcune sporadiche partecipazioni a eventi e mostre in gallerie d’arte. Negli anni duemila e duemiladieci l’attività di Blu si internazionalizza, ma resta principalmente legata alla strada e alla fruizione gratuita e per tutti.

Tale posizione viene ribadita a marzo 2016 da Blu stesso che, insieme con altri artisti di strada, decide di cancellare tutte le proprie opere dai muri di Bologna realizzate in vent’anni di attività. Questa azione artistica e politica è messa in atto in segno di protesta contro la scelta della municipalità e della ONLUS capeggiata da Fabio Alberto Roversi Monaco e contro la “privatizzazione” e la mercificazione della creatività: alcune opere sono state prelevate dai luoghi degradati in cui sono state realizzate per esporle in una mostra convenzionale sulla street art a Palazzo Pepoli, talvolta contro il parere degli artisti e in contraddizione con la politica antidegrado cittadina.

Opere a Lecce

Nel 2015 l’artista è intervenuto sulla facciata del centro sociale Binario 68, in via Dalmazio Birago, molto vicino a Porta Rudiae. La sua opera raffigura intricati alfabeti di segni e simboli che spiccano per i contorni neri e le tonalità molto sgargianti. Poco tempo dopo la realizzazione del muro, il centro sociale è stato sgomberato e l’opera ha rischiato di essere cancellata per i lavori di ristrutturazione. Al momento, il muro è ancora visibile, anche se si è un po’ rovinato negli anni.  

In questi ultimi anni l’artista ci ha abituati  ad un confronto diretto con realtà di occupazione sociale, centri in cui la protesta verso determinate situazioni politiche, sociali ed economiche si è fatta particolarmente accesa. 

BLU - New Mural at Binario 68 Occupato — GORGO

Altre opere significative

  • Mondeggi (Firenze) – è una delle ultime opere realizzate, risale al 2019, ed è come sempre di grande impatto, un’iniziativa volta alla salvaguardia di una vecchia fattoria vicino a Firenze. L’opera si trova sulla facciata di un capannone e raffigura un enorme TAO che celebra la natura e la sua eterna lotta contro l’industrializzazione.

  • Càpita a Ponte Mammolo (Roma) – risale al 2018 l’enorme toboga intitolata Càpita, in cui Blu ha ritratto un parco giochi acquatico inquietante e satirico. Il muro è stato realizzato insieme ai cittadini del quartiere Ponte Mammolo di Roma, in zona Rebibbia e raffigura l’umanità in balìa di ciò che può capitare. Da un lato c’è una piscina colorata con cocktail e divertimento, dall’altra invece una fogna.

  • Ex SNIA (Roma) – risale al 2017 il murales di Blu che ha realizzato sulla facciata dell’ex fabbrica SNIA nel quartiere Pigneto. La fabbrica è sempre stata al centro del dibattito relativo alla speculazione edilizia e all’abbandono in cui versava una delle fabbriche storiche della capitale. Al suo interno ora ospita un centro sociale autogestito e Blu ha lasciato la sua firma con un muro davvero toccante in cui gioca con la moltitudine di persone schiacciate tra di loro mentre cercano la fuga.
  • Errekaleor (Vitoria Gasteiz – Paesi Baschi) – a supporto della comunità indipendente Errekaleor, nella città di Vitoria Gazteiz in Spagna, Blu ha realizzato due muri che celebrano l’impegno e il lavoro di questa comunità per contrastare il capitalismo. I due muri si trovano all’interno di un parco di street art a cielo aperto, realizzato nel corso degli anni nel quartiere.
  • La Cuccagna (Campobasso) – La città molisana, dal 2017, è diventata a tutti gli effetti una meta imperdibile per gli amanti della street art, grazie al festival Draw the Line e all’enorme opera di Blu. Sulla facciata di un palazzo in via Liguria, Blu ha realizzato una grande giostra dorata con banconote svolazzanti, opposta a un mondo di schiavitù, fatica ed oppressione.

PAC (Milano) – sulla facciata esterna del Padiglione Arte Contemporanea di Milano si può vedere il muro di Blu realizzato in collaborazione con Ericailcane nel 2007, per celebrare per la prima volta, l’arrivo della street art nei musei con la mostra “Street Art Sweet Art”. Il muro è stato oggetto di forti polemiche quando nel 2017 il PAC stesso ha avviato una consultazione per sondare la possibilità di cancellare il muro, trovando una forte opposizione da parte di tutta la scena writer milanese.

Navarinou Park (Atene) – nel quartiere di Exarchia ad Atene, uno dei più importanti quartieri per la scena culturale e artistica della città, Blu ha realizzato nel 2017 un muro a sostegno della lotta della comunità locale contro la gentrificazione della zona. Il muro di Blu rappresenta una città avvolta dalla natura e collegata ad umanoidi che vivono sottoterra.

Celadina (Bergamo) –Blu ha lasciato il segno nello storico quartiere Celadina. In via Monte Grigna lo street artist ha realizzato sulla facciata di un palazzo un enorme muro che rappresenta il diritto alla casa, per denunciare lo sgombero di 200 case comunali. L’opera si intitola “Un tetto per tutti”.

Spirale – Casa dei Pazzi (Roma) – tornando nel quartiere Rebibbia di Roma, a pochi metri dal Museo di Casal de’ Pazzi, si trova la Spirale di Blu, un’opera dantesca incredibile, che rappresenta l’evoluzione umana. Il muro è stato realizzato in collaborazione con il comitato di quartiere ed è un’aspra critica al capitalismo e alle sue conseguenze ambientali e sociali.

Albern sul Danubio (Vienna) – a Vienna si trova un murales di Blu poco conosciuto, risalente al 2010. Su un edificio che si affaccia sul porto di Albern sul Danubio, si trova un grandissimo ritratto di un essere umano con il lucchetto al posto degli occhi. 

Tecnica

La sua tecnica passa dall’utilizzo della tradizionale bomboletta spray, alla scelta delle vernici a tempera, fatte scivolare su enormi superfici dei muri urbani attraverso rulli montati su bastoni. I disegni di Blu richiamano il mondo del fumetto e dei videogiochi, giocando con i connotati delle figure umane. Questi umanoidi enigmatici e inquietanti richiamano l’immaginario surrealista e la pop art, con riferimenti alla tecnologia digitale e all’informatica.

Particolarità

Blu ha disseminato le sue opere per il mondo: esse si trovano in diversi stati dell’Europa (Italia, Germania, Inghilterra, Polonia, Repubblica Ceca, Serbia, Spagna e Portogallo), negli Stati Uniti (Sud, Centro e Nord America) e in Palestina. Ma è con un graffito su un palazzo di Lisbona, in Portogallo, che è entrato a far parte della top 10 dei graffitari più importanti del globo, insieme a Banksy e Keith Haring. E non è solo una voce di corridoio, è stato il Guardian, ad agosto del 2011, a definirlo tale.

Sito dell’artista

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