Il limone

Il mite clima dell’isola favorisce la coltivazione dei limoni. Il limone di Procida si presenta particolarmente più grande rispetto ad altri e, a seconda del formato, è possibile ricavarne prodotti culinari assai particolari:

  • le famose lingue di suocera (dolci di sfoglia con crema al limone preparate nelle pasticcerie dell’isola);
  • le granite al limone;
  • il limoncello (liquore al limone sapientemente prodotto dalle fabbriche del posto);
  • la crema al limone (liquore al limone con latte, anch’esso di produzione locale).

Il vino

La coltivazione della vite custodisce i preziosi segreti dei contadini di Procida per la produzione di un’ottima qualità di uva che dà vita all’ottimo vino locale, l’Aglianico.

Vino fresco, leggero, servito in apposite giare di ceramica, si sposa con tutti tipici piatti isolani a base di pesce e carne bianca.

La pesca

Secoli d’esperienza fanno dei pescatori procidani degli esperti uomini di mare. Il lavoro di pescatore è duro e sacrificante: si parte di notte e si ritorna il giorno dopo, nel pomeriggio. Una parte del pescato è destinata alla vendita sul posto, mentre l’altra viene portata e venduta nel grandissimo mercato ittico di Pozzuoli.

Le tipiche imbarcazioni procidane sono le paranze (adibite per qualsiasi tipo di pescato) e le zaccalee (adibite per la pesca specifica del pesce azzurro) e sono radunate nelle principali marine dell’isola. Il pesce fresco è, dunque, garantito ogni giorno e sia procidani che visitatori accalcano i banchi di vendita acquistando il tipo di pescato disponibile per quel giorno.

Il settore marittimo

L’attività marittima sviluppata a Procida ha origini antichissime. Nel XIX nacque la regia scuola di formazione nautica, l’Istituto “F. Caracciolo“.

Prodi marinai e capitani, formatisi a Procida, hanno solcato i mari di tutto il mondo e hanno fatto parlare di loro, del proprio coraggio e valore; ancora oggi, i giovani diplomati che affrontano questo lavoro risultano essere tra i più ricercati e meritevoli.