di Laura Pagliara e Davide La Forgia

I ragazzi del Liceo Scientifico Cosimo De Giorgi di Lecce hanno avuto un’esperienza molto significativa durante la loro permanenza sull’isola di Procida presso l’ex carcere, Palazzo D’Avalos. Mentre esploravano il sito, si sono imbattuti in un’opera d’arte di Alfredo Pirri intitolata “7.0“.

L’opera sembra semplice a prima vista, quasi banale: due lastre di vetro che imprigionano delle piume. Ma in realtà, ha un significato molto profondo e simbolico. Le piume rappresentano le ali della libertà e questo pensiero è condiviso da tutti i prigionieri che hanno vissuto una parte della loro vita dietro le sbarre del Palazzo trasformato in colonia penale, prima, e carcere, poi.

L’incontro con questa opera d’arte ha sicuramente suscitato una forte emozione nei ragazzi e ha stimolato la loro riflessione sulla libertà e sul suo valore. Inoltre, ha fornito loro una nuova prospettiva sulla vita all’interno di un carcere e sulla situazione dei detenuti.

In un’epoca in cui la libertà personale e la giustizia sociale sono sempre più importanti, l’opera di Alfredo Pirri rappresenta un’importante testimonianza dell’importanza della libertà nella vita umana e di come essa possa essere vista da prospettive diverse.