di Julia Vaglio – Giada Persano – Giulia Giaffreda – Diletta Nappo – Andrea Raganato – Ludovica Pastore
Anche la seconda serata della 74esima edizione del Festival di Sanremo ha riscosso tra gli italiani un successo da record, con 10.361.000 spettatori, ospitando 15 dei 30 cantanti in gara.
La serata ha avuto inizio con la co-condruttice Giorgia, che ha emozionato il pubblico cantando “E poi“, celebrando i trent’anni dalla sua prima partecipazione al Festival nel 1994.
Successivamente l’Ariston ha ospitato il maestro Giovanni Allevi che, per la prima volta dopo quasi due anni lontano da un palco, ha raccontato la sua malattia, tornando a suonare il pianoforte con il suo brano “Tomorrow“, intitolata cosí
“Perchè domani per tutti noi ci sia sempre ad attenderci un giorno più bello”
Special guest della serata John Travolta, il quale ha accompagnato Amadeus sulle note delle colonne sonore di alcuni suoi capolavori cinematografici: “Stayin’ alive” da La Febbre del sabato sera, “Greased lightin‘” da Grease e “You never can tell” da Pulp Fiction.
Insieme a Rosario Fiorello, fuori dal teatro Ariston, i tre personaggi hanno poi danzato “Il ballo del qua qua“… “Una delle gag più terrificati della storia della televisione italiana” … secondo lo stesso showman siciliano.
Ospiti sul palco anche il cast della fiction Mare Fuori e la Nuova Orchestra Santa Balera per i 70 anni di “Romagna mia“.
Ma passiamo ora ai voti dei nostri giudici speciali che, per ogni artista, hanno tenuto conto di 4 categorie: il testo, l’outfit, la musica e la performance!
Clicca qui per la pagella riassuntiva della seconda serata!
Fred De Palma (“Il cielo non si muove”), voto totale: 6.5 (6.63)
Testo: 6+
“Ma tu promettimi che
Staremo bene anche all’inferno
Il cielo non ci vuole”
Un testo che è ben lontano dalla perfezione, ma che ci dimostra sicuramente la crescita di questo artista.
Outfit: 7
Fred De Palma questa sera invece ci stupisce indossando un gilet con una T-shirt aderente che sembra quasi strappata a tratti e pantaloni maxi.
Musica: 6
Tipico pezzo dai toni rap che lasciano nel chorus e nel bridge spazio per del cantato melodico. Un po’ monotono però.
Performance: 7+
Loredana Bertè (“Pazza”), voto totale: 7+ (7.31)
Testo: 7+
“E sono pazza di me
Sì perché mi sono odiata abbastanza
Prima ti dicono basta sei pazza e poi
Poi ti fanno santa”
Loredana ci dimostra ancora una volta l’importanza dell’amare se stessi tramite questo testo!
Outfit: 8
Sorprendente l’outfit di Loredana, che anche questa sera indossa un vestito corto bianco ricoperto interamente di piume e con una cravatta nera.
Musica: 7.5
La Berté si esibisce cantando su un groove dalle sfumature rock; la tastiera synth, poi, sembra provenire dagli anni ‘80, quelli dei suoi primi successi. Un tune molto carino
Performance: 6.5
Dargen D’Amico (“Onda alta”), voto totale: 8.5 (8.63)
Testo: 9
“C’è una guerra di cuscini
Ma cuscini un po’ pesanti
Se la guerra è dei bambini
La colpa è di tutti quanti”
Un testo assolutamente spettacolare, quello di Dargen, che ci parla di tematiche tremendamente attuali e significative.
Outfit: 7,5
Dargen continua stupirci, firmato anche questa sera Moschino,passa da un outfit ricoperto di orsetti ad un completo con una maxi stampa che ricrea l’immagine del mare di notte illuminato dalla luce di un faro. Questa scelta che riprende il tema della canzone è simbolo di speranza e salvezza.
Musica: 8,5
Lo stile di Dargen D’Amico è ormai originale e riconoscibile. Ha le caratteristiche dei tormentoni che ogni anno ricevono poco riconoscimento nella classifica, ma che poi riscontrano successo fuori Sanremo.
Performance: 9.5
Bella, movimentata, bellissima coreografia e ottima stage presence. Corretto il discorso finale, ottimo per il Fanta Sanremo.
Mahmood (“Tuta gold”), voto totale: 7
Testo: 5,5
“Mi hanno fatto bene le offese
Quando fuori dalle medie le ho prese e ho pianto
Dicevi ritornatene al tuo paese
Lo sai che non porto rancore”
Il testo di “Tuta Gold” non è molto significativo, tranne che per la parte finale, in cui Mahmood inserisce alcune tematiche a lui particolarmente care.
Outfit: 8
Decisamente meglio il look di Mahmood che lascia il gilet da pescatore della prima serata e mette in evidenza il suo fisico scolpito, con una blusa monospalla trasparente e un pantalone da smoking con in vita una fascia.
Musica: 6,5
“Tuta gold” non si differenzia dalle hit precedenti di Mahmood in melodia e struttura, il che non è completamente positivo. Anche lui avrebbe potuto spingersi oltre il sound prefissato nella carriera segnata dalla vittoria del 2019.
Performance: 8
Il Volo (“Capolavoro”), voto totale: 6 (6.13)
Testo: 6,5
“Come se
Tu fossi l’unica luce a dare un senso
E questa vita con te
È un capolavoro”
Il Volo ci presenta un testo forse un po’ troppo ordinario che è però abbastanza poetico.
Outfit: 5
I tre pilastri della musica continuano ad indossare Emporio Armani ma sono sconnessi tra di loro, lasciano il total black per aggiungere un tocco di bianco, uno sembra avere una semplice T-shirt bianca, l’altro sembra avere una vestaglia e l’altro ancora rimane fedele al nero. Ancora non ci stupiscono , speriamo abbandonino il nero.
Musica: 5,5
Una ballad ben armonizzata a livello vocale ma banale nella scelta armonica.
Performance: 7.5
Geolier (“I p’me, tu p’te”), voto totale:7+ (7.19)
Testo: 7.5
“Simm duij estranei ca s’incontrano
E stev pnzann a tutte le cose che ho fatto
E tutto quello che ho perso, non posso fare nient’altro”
Un testo sicuramente originale e rilevante da Geolier, che ci sorprende piacevolmente!
Outfit: 8
Semplice ed elegante il nostro Geolier, notiamo che quest’anno oltre ai corsetti vanno di moda anche i maxi gilet.
Musica: 6
L’unico elemento leggermente distintivo del brano è il cantato in dialetto napoletano; del resto, melodia, arrangiamento e struttura tendono a riproporre caratteristiche musicali già sentite.
Performance: 7+
Abbiamo particolarmente apprezzato le interazioni con il direttore d’orchestra e il pubblico. Bravo!
Renga e Nek (“Pazzo di te”), voto totale: 6+ (6.19)
Testo: 6+
“Amarsi è semplice
Ma ingovernabile
Indispensabile
Non sai come vorrei farne a meno
Forse per questo anch’io
Sono pazzo di te”
L’ennesimo testo sull’amore che sicuramente non spicca per originalità. Peccato.
Outfit: 5
I due ritornano con colori spenti e nulla di originale.
Musica: 6
Simili al volo nella scelta del genere, Renga e Nek propongono un lento dall’anima tendente però verso il rock. Scritta e cantata bene; nonostante ciò non emoziona particolarmente.
Performance: 7.5
Carina, nulla di troppo eclatante
Alfa (“Vai!”), voto totale: 7- (6.81)
Testo: 7
“Mi han detto punta al sole ma non come Icaro
Che il mondo è troppo grande per pensare in piccolo”
Testo forse un po’ banale, ma che rispecchia a pieno la personalità di Alfa.
Outfit: 4
Alfa torna sul palco con lo stesso identico look, con la stessa maglietta e il cuoricino, cambia solo il tessuto luccicante.
Musica: 7,5
Le sfumature country rendono “Vai!” una composizione decisamente unica rispetto a quanto ascoltato precedentemente. Carina l’introduzione del chorus, quasi rubata da “Song 2” dei Blur.
Performance: 9-
Canzone che sicuro prende molto. La stage presence è ottima e da tanta gioia. Approvatissimo!
Emma (“Apnea”), voto totale: 7+
Testo: 6,5
“Ma è colpa tua
Hai gli occhi che mi uccidono
Lo sai però
Mi fai sentire il brivido di stare bene
Di stare insieme”
Anche questo testo non ci è sembrato molto sorprendente a livello di tematiche o poetica, però Emma rimane sempre Emma.
Outfit: 8
Semplice ma pieno di particolari, Emma ci stupisce rispetto al look della prima serata, con un abito nero firmato Mungler, stivali alti in vernice di Casadei e collana di Tiffany&Co.
Musica: 7,5
Brano divertente dal sapore estivo, interpretato con la solita sicurezza di Emma sul palco.
Performance: 7
The Kolors (“Un ragazzo una ragazza”), voto totale: 7.5
Testo: 7
“Lo sai che sei un proiettile nel cuore però avevo il giubbotto
E lo sai, cercarti è un po’ come aspettare ad un semaforo rotto
È uguale però sento la pelle bruciare, eh
Tanto con te rischio male, eh”
Un testo che non ci stupisce particolarmente, ma che rappresenta bene il ritmo energetico e divertente della canzone.
Outfit: 7.5
Niente di speciale , indossano un completo nero firmato Emporio Armani e scarpe con doppia suola.
Musica: 7
Brano molto funky; è d’apprezzare l’accentuazione del basso e delle tastiere. A volte sembra di trovarsi in una disco anni ‘70.
Performance: 8.5
Big Mama (“La rabbia non ti basta”), voto totale: 6.5
Testo: 7,5
“Quel vuoto non ti calma
È il buio che ti mangia e non ti fa dormire
Credere nei propri sogni salva”
Big Mama ci sorprende con un testo davvero significativo e particolare.
Outfit: 6
Continua la moda dei corsetti e questa sera Big Mama riprendendo lo stile vittoriano aggiunge un pizzico di rosso al suo look. Colpo di scena alla fine dell’esibizione perché si toglie la gonna e rimanere con i leggings rossi.
Musica: 6
Niente di particolarmente interessante. Potrebbe essere apprezzata da chi ascolta il genere pop, ma ciò non la rende prevalente sul resto dei brani in gara.
Performance: 6.5
Irama (“Tu no”), voto totale: 7-
Testo: 8
“E griderò forte
Ma non starò meglio
Cado ma in fondo me lo merito”
Anche quest’anno Irama ha voluto affrontare il tema delle mancanze affettive entrando sicuramente nei nostri cuori.
Outfit: 5
Ritornano i pantaloni in pelle ma questa sera abbiamo un blusa nera che però non ci piace . Chissà se Irama con i suoi look non firmati da nessu brand ci sorprenderà.
Musica: 7
La dinamicità della voce è contrastata inizialmente dal minimalismo della parte orchestrale nello sfondo. Tutto sfocia finalmente nell’ultimo ritornello. Mentre non può essere messa in dubbio la passione dietro il messaggio della composizione, Irama avrebbe potuto permettersi di uscire dagli schemi convenzionali della musica italiana.
Performance: 7
Annalisa (“Sinceramente”), voto totale: 7.5
Testo: 7-
“Sinceramente quando quando quando quando piango
Anche se a volte mi nascondo
Non mi sogno di tagliarmi le vene”
Un testo non particolarmente significativo, ma che si inserisce nella tipologia di scrittura di Annalisa.
Outfit: 9
Annalisa firmata Dolce e Gabbana continua con il suo stile minimal , anche questa sera indossa un abito corto nero con le parigine da cui non si separa, ad imprezziosire l’abito una sensualissima scollature.
Musica: 7
Anche la proposta di Annalisa è classificabile all’interno della corrente disco. È certamente un modello per la radio, anche se dai toni a volte superficiali. Bisogna però riconoscere il timbro della voce, che ha consentito un ascolto migliore rispetto al cantato degli artisti precedenti (a meno che, riconoscendo il basso volume del microfono, non ci sia stato un accorgimento).
Performance: 7+
Annalisa è sempre spettacolare, la coreografia un po’ meno.
Clara (“Diamanti grezzi”), voto totale: 7.5 (7.56)
Testo: 8+
“Te lo ricordi
Cosa siamo noi
Solo diamanti grezzi”
Un bel debutto per Clara, che sorprende con un testo ben diverso da quelli del suo personaggio nella serie “Mare Fuori”.
Outfit: 9
Clara ci sta regalando dei look al quanto incredibili. Questa sera indossa un abito argento aderente che scende lentamente sulla silhouette, a completare l’outfit sono la sciarpa e i sandali mules.
Musica: 6
Clara debutta al festival con una canzone dallo schema abbastanza lineare, caratterizzato dal frequente alternarsi di parti melodiche e parti “rappate”. Non si distingue particolarmente dalle proposte dei festival precedenti ma ha potenziale per buoni ascolti, in quanto incontra i generi mainstream correnti.
Performance: 7
Superata la timidezza della prima serata, Clara ci regala un’esibizione molto coinvolgente!
Gazzelle (“Tutto qui”), voto totale: 6+ (6.31)
Testo: 7-
“Ma chiamami quando riatterri sul mondo perché
Mi stringo un po’ e sposto un po’ di me
Vorrei guardare il passato con te”
Un testo non particolarmente rilevante, tipico Sanremese. Ci aspettavamo di più.
Outfit: 5
Gazzelle continua con il suo mood da pioggia, infatti se ieri ha indossato una felpa questa sera indossa una giacca antipioggia e i suoi immancabili occhiali scuri che non possono mai mancare. Cambierà stile nei prossimi giorni del festival ?
Musica: 7
Oasis? Decisamente no, ma è da apprezzare l’ispirazione, rintracciabile nell’ occasionale intervento della chitarra e la scelta di progressione di accordi (e il look alla Liam Gallagher).