di Julia Vaglio – Giada Persano – Giulia Giaffreda – Diletta Nappo – Andrea Raganato – Ludovica Pastore
Ancora una volta, il Festival di Sanremo riscuote degli ascolti da record anche nella sua terza serata, con 10.361.000 spettatori (e il 60.1% di share).
Amadeus, insieme alla sua co-conduttrice Teresa Maninno, ha presentato i restanti 15 artisti in gara con le loro canzoni.
Anche questa sera il palco dell’Arsiton ha ospitato diversi personaggi come Eros Ramazzotti, Sabrina Ferilli – che ha annunciato la sua nuova fiction in onda su Rai1 “Gloria” -, Paolo Jannacci e Stefano Massini – che hanno cantato “L’ uomo nel lampo”, un pezzo di forte denuncia sociale, sugli incidenti e le morti sul lavoro -, Edoardo Leo, Gianni Morandi… e anche Russel Crowe, il famoso attore hollywoodiano.
Ma passiamo ora ai voti dei nostri giudici speciali che, per ogni artista, hanno tenuto conto di 4 categorie: il testo, l’outfit, la musica e la performance!
Clicca qui per la pagella riassuntiva della terza serata!
Il Tre (“Fragili”), voto totale: 7- (6.88)
Testo: 9
“Le tue pupille sembrano pallottole se mi guardi mi ferisci
Ho dei pensieri che alzano la voce ma vorrei farli stare zitti”
Quanta poesia in questa canzone!
Outfit:5
Continua la scelta di presentarsi sul palco senza maglietta , di poco gusto i tatuaggi e l’addome in vista. Carino il look scuro e luccicante con i pantaloni morbidi e ampi.
Musica: 5.5
Non ci sono aspetti particolarmente interessanti. Il ritornello non è troppo catchy ma è comprensibile un notevole ascolto da chi preferisce il genere di “Il tre”.
Performance: 8
Il rap di “Il Tre” stupisce ogni performance sempre di più!
Maninni (“Spettacolare”), voto totale: 7.5
Testo: 6.5
“E ci saranno le giornate bastarde
Quelle che non ce la fai più
Ma abbracciami abbracciami che è normale
Stringerti forte è spettacolare”
Un testo forse non sorprendente, ma sicuramente non dei peggiori.
Outfit:10
elegantissima e chic Teresa Mannino, firmata Roberto Cavalli, con un completo bianco con cui sventola le particolarissime braccia ricoperte di piume.
Musica: 6
Inaspettatamente, un’altra ballad. È sicuramente una composizione piacevole nella sua esibizione, ma sembra di aver ascoltato lo stesso brano per diverse volte nel corso della serata.
Performance: 7.5
Una performance obiettivamente quasi impeccabile sul piano vocale, solo un poco noiosa.
Bnkr44 (“Governo Punk”), voto totale: 6
Testo: 5
“Questa città sembra una competizione
Restiamo qua, fermi a guardare la nostra generazione”
Da un titolo del genere ci aspettavamo sicuramente un testo che trattasse di argomenti più seri, invece siamo stati delusi da una scrittura davvero banale.
Outfit:4
Bocciati i look variopinti dei Bnkr44 che si presentano con texani e giacche biker in pelle riciclata.
Musica: 6.5
Sembra che il punk sia diventato un nuovo filone social da seguire, anche se più nella forma che nella sostanza. L’esibizione è apprezzabile e divertente.
Performance: 8.5
E’ sempre un piacere vedere performance tanto divertenti ed energiche!
Santi Francesi (“L’amore in bocca”), voto totale: 6.5
Testo: 6
“Ma tu già lo sai
Che io non sarò mai
Un porto sicuro
In un mare calmo
Mi hai lasciato con l’amore in bocca
Senza farlo apposta”
Non ci è piaciuto particolarmente, ci è sembrato troppo ordinario.
Outfit:7
super alla moda Alessandro De Santis e Mario Francese
Musica: 6
Promette un buon appeal radiofonico; il mid-tempo incalza nel proseguire della canzone, non abbastanza da avere un impatto a livello emotivo.
Performance: 7
Mr. Rain (“Due altalene”), voto totale: 8 (7.94)
Testo: 9+
“In mezzo al temporale abbiamo unito i nostri lividi come due oceani indivisibili
Ma non è facile
Se non sei con me
Io e te fermiamo il mondo quando siamo insieme”
Mr. Rain è tornato con un brano dalla forte carica emotiva all’ insegna dell’amore e della necessità dell’ aiuto reciproco.
Outfit: 8
Mr. Rain ci stupisce con un capo in pelle di Fendi. Approvato.
Musica: 6.5
Il pezzo è caratterizzato da un gradevole equilibrio tra parti rappate e cantate. La sua semplicità permette a Mr. Rain di raggiungere il cuore del pubblico.
Performance: 8
Rose Villain (“Click boom!”), voto totale: 7- (6.81)
Testo: 6
“Ti ho fatto entrare nel mio disordine
Senza di te non ho niente da perdere
E non ho mai avuto paura del buio
Ma di svegliarmi con accanto qualcuno
Per me l’amore è come un proiettile”
Non ci ha decisamente convinto sul piano del testo, diciamo che ha altri punti di forza!
Outfit: 8-
Rose Villain in Balenciaga indossa un capo molto particolare, quasi bipartito in pantalone e gonna.
Musica: 6
L’arrangiamento sembra prendere ispirazione da Dua Lipa. È carino l’alternarsi di parti tendenti al genere ballad e quelle più disco.
Performance: 7.5
Alessandra Amoroso (“Fino a qui”), voto totale: 8
Testo: 8.5
“Sarà che questa vita
Non la prendo mai sul serio
E che magari un giorno me ne pento
Ma ora no”
Alessandra Amoroso ha indubbiamente stupito ogni spettatore, presentando un testo a dir poco commovente e significativo. Bravissima!
Outfit: 9
Magnifico capo di Roberto Cavalli, bellissima!
Musica: 7
Nonostante la semplicità melodica e strutturale del pezzo, l’Amoroso presenta uno dei brani più emozionanti di questa edizione del festival. La canzone è resa speciale soprattutto dal suo conosciuto timbro vocale.
Performance: 7.5
Ricchi e Poveri (“Ma non tutta la vita”), voto totale: 7+ (7.19)
Testo: 7-
“Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita
Ti giri un momento la notte è finita
Le stelle già stanno cadendo
Dammi retta scendi adesso in pista”
Un testo non particolarmente sorprendente, ma che si adatta alla canzone in sé.
Outfit: 5
Non sappiamo se questi outfit di Oserée ci facciano pensare a Barbie o a dei fenicotteri. Bocciati.
Musica: 7
Sicuramente fa ballare (data la reazione del pubblico). È il solito genere proposto dai ricchi e poveri, il che rende il pezzo non speciale in confronto alle loro hit precedenti, ma unico tenendo conto del resto delle proposte.
Performance: 10
Ci fanno divertire, ci fanno ballare, cosa vogliamo di più?
Angelina Mango (“La noia”), voto totale: 8+ (8.19)
Testo: 8+
“E mi hanno detto che la vita è preziosa
Io la indosso a testa alta sul collo
La mia collana non ha perle di saggezza
A me hanno dato le perline colorate
Per le bimbe incasinate con i traumi”
Angelina ci presenta un testo apparentemente semplice, ma che nasconde molti particolari commoventi e significativi.
Outfit: 7.5
Angelina Mango in Etro lascia una piacevole impressione. Non ci convince, però, il cappuccio.
Musica: 7
Un brano molto radiofonico, anch’esso destinato al ballo. Già sentito però nelle edizioni precedenti.
Performance: 10
Stage presence pazzesca.
Diodato (“Ti muovi”), voto totale: 8 (8.13)
Testo: 7
“Davvero è questo quel che vuoi
Un sorso di veleno e poi
Un altro gioco di parole
Un’altra dose di dolore”
Sebbene il testo ci sia parso meno rilevante rispetto a quello di “Fai Rumore”, sicuramente si accorda molto bene con il mood della canzone.
Outfit: 7.5
Diodato in Zegna ci convince, il color bordeaux gli dona.
Musica: 8
Seguendo le tracce di “Fai rumore”, “Ti muovi” riesce a mettere in secondo piano alcuni dei suoi tratti convenzionali per evidenziare la bellezza della voce di Diodato. Un pezzo da riascoltare ma sicuramente uno di quelli esibiti meglio.
Performance: 10
Coreografie spettacolari.
Ghali (“Casa mia”), voto totale: 8 (7.94)
Testo: 9
“Per tracciare un confine
Con linee immaginarie bombardate un ospedale
Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane”
Ghali ci presenta un testo che tratta di temi tremendamente attuali, capace di farci riflettere sulla nostra realtà.
Outfit: 8.5
Ghali è sicuramente un’icona di stile, e lo dimostra con questo capo di Casablanca.
Musica: 7
Il brano di Ghali appartiene alla pista da ballo; è cantabile nella sua semplicità e ha grandi possibilità di rientrare nell’ascolto frequente tra il pubblico di adolescenti.
Performance: 7+
Forse non la migliore delle sue performance sul piano vocale. Compensa però la presenza dell’alieno in platea, divertentissimo.
Negramaro (“Ricominciamo tutto”), voto totale: 7 e mezzo (7.56)
Testo: 8+
“Dici che poi ti trovo in un cassetto,
ntatto come quel sogno mai fatto?
Scendi, che ti aspetto:
Ricominciamo tutto!”
Anche stavolta i Negramaro ci fanno sognare con un testo estremamente emotivo e significativo!
Outfit: 6.5
Questo look di Missoni non ci convince particolarmente.
Musica: 7.5
Con qualche influenza “Coldplay” i Negramaro si sono impadroniti del palco. Si sente la buona scrittura di Giuliano, un po’ meno la voce.
Performance: 8
Fiorella Mannoia (“Mariposa”), voto totale: 7 e mezzo (7.63)
Testo: 8.5
“E anche nel buio sono libera, orgogliosa e canto
Sono stata tua e di tutti di nessuno e di nessun altro”
Fiorella Mannoia ci sorprende con un testo sull’emancipazione femminile, con un grande significato.
Outfit: 8
Il verde scuro dona sicuramente a Fiorella Mannoia, oggi in Luisa Spagnoli.
Musica: 6.5
Il “mood” della serata viene stravolto dal raggaeton della Mannoia, ispirato alle melodie della pizzica salentina. Mentre contrasta positivamente la scelta dei generi già ascoltati, è una proposta facilmente discutibile.
Performance: 7.5
Sangiovanni (“Finiscimi”), voto totale: 7-
Testo: 6
“Sono soltanto un bugiardo
Con gli errori commessi ci farò una collezione”
Il testo risulta un po’ noioso, ma si adatta al vibe della canzone.
Outfit: 7
Sangiovanni in GCDS non ci convince del tutto.
Musica: 7
Proponendo una “ballad”, San Giovanni approfitta pienamente dell’orchestra che sembra raggiungere la sua massima espressione più durante le strofe che nel ritornello. Interessanti le progressioni armoniche e lo sviluppo della melodia.
Performance: 7
La Sad (“Autodistruttivo”), voto totale: 7 (6.88)
Testo: 9
“E sono solo uno dei tanti
Col sorriso triste e con gli occhi stanchi
Che non riesce più a fidarsi degli altri”
I La Sad superano ampiamente le aspettative con un testo estremamente significativo, che tratta il tema della salute mentale.
Outfit: 4
I La Sad in Angelo Cruciani e Vivienne Westwood sono molto punk, forse troppo.
Musica: 7
L’aspettativa di incontrare un brano originale nella scelta del genere potrebbe essere stata soddisfatta maggiormente. Mentre i temi proposti dal testo sono facilmente reperibili all’interno della corrente punk, il sound e l’assenza di accentuazione della chitarra e della batteria collocano la composizione quasi completamente nell’ambiente pop. Ciò non rende, però, il pezzo uno dei più unici esibiti fino ad ora.