Dopo il football, gli Hamburger e Halloween un’altra novità è giunta dall’America in Italia: il Black Friday.

Le origini del Black Friday risalgono agli anni sessanta, anche se il boom di questa iniziativa si ebbe solo vent’anni dopo. Si festeggia 24 ore dopo il giorno del Ringraziamento (la festa americana del primo buon raccolto celebrata il quarto giovedì di novembre); in questa giornata i negozi aprono all’alba proponendo sconti da capogiro e viene dato in questo modo il via alle compere natalizie. Il Black Friday, o “Venerdì Nero”, viene chiamato così a causa dell’inchiostro nero con cui i negozianti registravano sui registri contabili i conti in attivo in contrasto all’inchiostro rosso usato per quelli in perdita. Ma questa usanza, esplosa in Italia solo negli ultimi anni grazie alla diffusione di internet e dei marketplace (siti web che rappresentano un mercato online), ha veramente portato ad un incremento degli acquisti? La risposta non può che essere affermativa. Nella nostra penisola secondo la Confesercenti in collaborazione con l’istituto Swg oltre 200 mila negozi hanno aderito al “Venerdì Nero” (23% in più rispetto ai dati ufficiali del 2016) e, quasi 7 negozi su 10 hanno prolungato le offerte fino alla fine della settimana. Quest’anno anche i negozi tradizionalmente lontani da questa iniziativa hanno deciso di partecipare; basti pensare alle farmacie che poco hanno in comune con i principi di commercializzazione dei prodotti eppure non si sono fatte scappare l’occasione di pubblicizzare i loro prodotti parafarmaceutici con ribassi fino al 70% sul prezzo praticato. Tutte le regioni mostrano un interesse in crescita nella giornata di sconti: si va dalla Lombardia (con il 36, 6% in più rispetto al normale flusso di vendite) al Friuli-Venezia Giulia (+34, 3%), dal Lazio (+33, 8%) alle Marche (+30, 4%) fino alla Calabria (+10, 6%). Gli italiani hanno cercato soprattutto tecnologia (così come dichiarato da circa il 60% degli intervistati) seguita dall’abbigliamento (settore preferito dal 40%) e dal turismo (approssimativamente 8%). Una caratteristica prettamente italiana della giornata di supersconti del 24 Novembre è stata quella di recarsi ad un punto di vendita fisico tralasciando gli acquisti online: ben il 39% del campione statistico della Swg ha scelto questa opzione. Complessivamente l’ammontare delle vendite ha superato gli 800 milioni di euro con una spesa media di 250 euro procapite; inoltre per la prima volta gli acquisti di prodotti hanno superato quelli di servizi. Non si sono ancora visti completamente gli effetti della rivoluzione del Black Friday che già una nuova iniziativa commerciale si vede all’orizzonte: il “Single’s Day”. Nato come risposta cinese al Black Friday si svolge l’11 Novembre (11/11), giornata in cui tutte le persone sole sfogano le loro delusioni d’amore con acquisti pazzi approfittando dei supersconti riservati a quella iniziativa. State pur certi che non manca molto all’avvento di questa nuova usanza commerciale in Europa.