Vi è mai capitato di chiedervi quanta affinità intercorra tra il tasso di morti da strangolamento tra le lenzuola in 5 anni e l’attività lavorativa di un attore americano nello stesso intervallo di tempo? Sicuramente no, eppure spesso sorprende scoprire che, rarissime volte, due eventi del genere, apparentemente legati da alcuna somiglianza, se rappresentati su un grafico, rivelano la loro incredibile simultaneità.

Si tratta di casi in cui la correlazione può essere considerata “praticamente impossibile, eppure accade”. Ma chi può dirci con certezza che quanto affermato fino ad adesso non rappresenta soltanto una stupida barzelletta inventata da un ingegnoso buffone? A provare l’attendibilità di questi eventi è la matematica, una scienza ovviamente inoppugnabile. Per ricevere più informazioni in riferimento al gioco d’azzardo, lunedì 1 ottobre, quattro classi del Liceo Scientifico Cosimo De Giorgi di Lecce si sono recate al Teatro Apollo per assistere alla conferenza-spettacolo Fate il vostro gioco. In questa, un divulgatore scientifico di Taxi 1729 si è prestato ad illustrare le scarse possibilità di successo e ciò che nasconde un piccolo biglietto di carta che promette ai suoi giocatori incredibili vincite. Attraverso una simulazione di gioco con il fac simile del Win For Life!, il matematico è stato in grado di provare che, quel giorno, se 500 persone avessero giocato un vero Gratta&Vinci, nessuno avrebbe vinto il valore più alto promesso, una decina di giocatori sarebbe stata rimborsata del valore speso per provare a giocare e quasi tutti avrebbero perso del denaro. Dei dati assurdi, se si tieni in considerazione che, secondo il regolamento del gioco, in 8 casi su 11 è possibile vincere. Da tale simulazione, si possono infatti vagamente ipotizzare gli studi degli esperti che si nascondono dietro questi giochi che, a favore di un tornaconto dell’azienda di produzione, sono in grado di ingannare la mente umana e a indurre un giocatore a provare e riprovare ancora, nel momento in cui ci si rende conto che, più volte, non si vince per poco. Basti pensare che, stilando una graduatoria di probabilità, è più possibile comporre un numero casuale dopo il prefisso torinese e avere il piacere di intrattenere una conversazione telefonica con CR7, piuttosto che vincere il Superenalotto. Figuratamente, iniziare a giocare quando si è a conoscenza di tutto ciò che si cela dietro l’artificio, equivale a chiedere gentilmente ad un ladro di custodire il proprio portamonete.