di Greta Turco e Francesco Lezzi

Sei stanco di ascoltare le solite canzoni natalizie ma non trovi la giusta ispirazione per rinnovare la tua playlist? Nessun problema! LeCosimò ti accompagna in questa difficile impresa con la seconda edizione della rubrica “Classici alla Riscossa”. Il suo consiglio? Un Classico dalla C maiuscola: Lo Schiaccianoci di Petr Ilic Cajkovskij.

Ispirato ad “Il Racconto dello Schiaccianoci” di Alexandre Dumas, Lo Schiaccianoci è uno dei capolavori del balletto ottocentesco, una vera e propria fiaba dalla regale atmosfera natalizia che nasce dalla collaborazione tra il musicista e compositore russo Petr Ilic Cajkovskij ed il ballerino e coreografo francese Marius Petipa. La vicenda descritta nei due atti dell’opera si svolge agli inizi del XIX secolo durante una vigilia di Natale e racconta il sogno della protagonista, una bambina di nome Clara, che assiste alla battaglia tra lo schiaccianoci a forma di soldatino che le è stato regalato ed una miriade di topi. Al termine dello scontro, dopo aver sconfitto anche il Re dei Topi, lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe e prima che la bambina si svegli la conduce nel Regno dei Dolci, dove si esibisce con la Fata Confetto in un Pas De Deux sulle note dell’acclamatissimo Valzer dei Fiori

Il Valzer dei Fiori è uno dei brani che maggiormente spiccano nell’intera colonna sonora del balletto e, come emerge sin dai primi movimenti, risente ancora di una forte influenza romantica da cui scaturiscono sentimenti quali l’impeto e la passione. Il brano ha una struttura alquanto regolare, costituita da un’introduzione volta a creare una calorosa atmosfera, il tema principale ed una sequenza più impetuosa, carica di una sempre crescente tensione che al suo culmine riconduce al tema. Dopo il successo iniziale, il valzer fu trasportato all’esterno del suo habitat naturale, il teatro, per essere riprodotto nei salotti della più alta nobiltà, dove conobbe una fama ancora maggiore.

Il Valzer dei Fiori, dunque, oltre ad essere un vero e proprio classico di Natale, costituisce una finestra su un passato che, anche se molto lontano, ci ha lasciato in eredità un brano quasi magico, capace di condurci in una dimensione felice, spensierata, eterea, come lo era il Regno dei Dolci nel sogno della piccola Clara.