di Valeria Maria Vittore
Di questi tempi dove dirigere i nostri viaggi, se non attraverso universi paralleli, sonnellino dopo sonnellino… o più semplicemente verso un comodo divano per guardare un film? D’altronde, al calduccio, con buoni pop corn da inzuppare nella cioccolata calda, si ha la possibilità più unica che rara di cimentarsi in una cultura cinematografica, che trascende il tempo e… lo spazio del soggiorno in cui siamo confinati.
Chi non è un fan di film d’avventura come Indiana Jones, dove la ricerca del Sacro Graal, proprio il collega del professore universitario Robert Langdon, che lo cercava attraverso lo studio del Codice da Vinci, si interseca a esuberanti avventure in foreste esotiche e… sinceramente, è quasi certo che almeno una volta ci si è chiesti, “ma è realmente quella la vita dei professori nel tempo libero?”.
Sicuramente quella del professor Ross Geller in Friends non sarà mai a questi livelli… ma i bravi amanti di sitcom hanno sempre saputo che il racconto di “How I met your mother” era solo un pretesto per raccontare “di tutta la mia vita fuorché di vostra madre”… ma dettagli, ciò che conta è l’appuntamento settimanale con Don Matteo! A proposito, che fine ha fatto quest’anno? Forse si è messo a far botte con i cowboy in Trinità… Menomale che la collega suor Angela è ancora qui a far le sue veci.
Naturalmente da bravi fan, bisogna prestare attenzione a distinguere vari action movie, come Inception, un thriller psicologico in cui una compagnia segreta che lavora nei sogni, deve fare “l’innesto” di un’idea nella mente del miliardario Bruce Wayne, attraverso un algoritmo che inverte l’andamento del tempo… beh, di certo qui non si fanno spoiler, limitiamoci a far chiarezza.
A questo punto è d’obbligo chiedersi: chi non è mai rimasto incollato allo schermo ad ogni film della serie 007, in cui uno spericolato… Tom Cruise preferisce farsi male, piuttosto che assumere uno stuntman?
Non possono nemmeno mancare le serate “grandi classici”, in cui ci si cimenta per la novantanovesima volta a guardare come fosse la prima, film come Titanic, dove un giovane DiCaprio vive il disastro navale realmente accaduto. Ma il caso volle che Moby Dick fosse lì di passaggio e, inghiottendolo, ha permesso a Geppetto di offrirgli un cantuccio nella pancia della balena, prima di trasferirlo al manicomio di Shutter Island… eh sì poverino… brutto trauma.
Certo, per chi vuole uscirne matto ma soprattutto senza idee confuse, ci sono i film di fantascienza, come Interstellar, colossal in cui astronauti alla ricerca di nuovi mondi abitabili si imbattono in uno strano monolite che ha perseguitato l’umanità dall’inizio dell’evoluzione… sarà forse una forma d’intelligenza superiore? Il professor Brand forse sapeva la verità ma non voleva dirla…
Per le serate fantasy invece, come non amare un cappellaio matto in Alice in Wonderland, con i suoi strambi amici Umpa Lumpa e la sua Fabbrica di Cioccolato… ma non beveva solo pure green tea con il Leprotto? E siamo davvero sicuri che Dobby volesse aiutare Harry Potter? O voleva solamente il suo aiuto per ritrovare l’ amato anello?
Non fate domande, prestate solo attenzione agli insegnamenti: dai film abbiamo tutti imparato che non bisogna mai fidarsi di chi indossa una maschera… V combatteva per una causa più grande, ma Michael Mayers d’altronde, voleva solo vendicare ad Halloween la madre uccisa nel bosco dove Joker voleva spaventare il lupo di Cappuccetto Rosso… gli amanti degli horror sanno però in partenza come va a finire ogni volta: chiedersi “C’è nessuno? Chi va la?” è un biglietto assicurato per una brutta fine… poi c’è il grande complesso esistenziale: preferire un protagonista eroe o villain? Per non parlare dei film in cui gli stessi eroi sono uno contro l’altro, lì crollano tutte le certezze e ci si chiede: perché sto guardando questo film?
Scusate, devo fermarmi, mi stanno infilando una strana camicia bianca che si lega da dietro, come a qualcuno che volò sul nido del cuculo… non è per niente alla moda! Proseguirò il mio saggio viaggio nel cinema appena possibile.
E’ ora di svegliarsi e alzarsi dal divano.