Mobilità Erasmus+ in Danimarca, Isola di Laeso: Analyses of ecosystems in Europe according to a comparative approach (AoEiE) 2020-1-DE03-KA229-077069_5.
Le ultime tappe dell’importante progetto di ricerca ambientale internazionale che ha coinvolto studenti e studentesse del Liceo Scientifico “De Giorgi” di Lecce e delle scuole partner di Germania, Olanda, Belgio, Danimarca.
Laeso, Danimarca, dal 19 al 27 maggio e Le Cesine dal 4 al 10 giugno 2023

Il diario dell’esperienza a Laeso

Il nostro viaggio verso l’isola di Laeso è iniziato il 19 Maggio. Abbiamo raggiunto in aereo i compagni della scuola Kopernikusshule di Freigericht con cui abbiamo trascorso una giornata nell’area tra Freigericht, Gelnhausen e Francoforte. Il tempo condiviso con le famiglie ospitanti ci ha permesso di conoscere compagni/e  e interagire con loro, creare nuovi legami, approcciare nuovi paesaggi, contesti e abitudini diverse dalle nostre. Abbiamo avuto un breve spazio di tempo per visitare Francoforte e Gelnhausen, città tedesca storicamente rilevante in quanto prescelta da Federico Barbarossa quale sede di un palazzo imperiale.
Il giorno seguente ci hanno raggiunto i compagni della scuola di Merxem (Belgio) e abbiamo intrapreso insieme il viaggio in pullman dalla Germania verso la Danimarca attraversando paesaggi e ambienti naturali variegati e per noi inediti. 

20 maggio

Al mattino prestissimo abbiamo raggiunto il porto di Frederikshaven dove ci hanno raggiunto i compagni olandesi della scuola di Gulpen e tedeschi della scuola di Ihlow. Tutti insieme ci siamo imbarcati sul traghetto verso l’isola di Læsø nel mar Baltico.

L’entusiasmo e l’attesa hanno attenuato la stanchezza del lungo viaggio e ci hanno permesso di ricaricare l’energia necessaria per iniziare al massimo questa esperienza sull’isola. Arrivati a Laeso abbiamo raggiunto “Læsø Camping & Hytteby” a Vesterø Havn e i Bungalow assegnati ai gruppi di ricerca internazionali. Subito dopo aver ritirato le nostre biciclette, abbiamo provveduto ad acquistare cibo e beni necessari ai giorni di permanenza nei bungalow internazionali. Inaspettatamente, non è stato così semplice, poiché abbiamo dovuto conciliare gusti e abitudini alimentari differenti. Condividere questi spazi con compagne e compagni stranieri è stata un’esperienza significativa, abbiamo imparato a conciliare esigenze, bisogni e stili di vita diversi; abbiamo realizzato insieme gli esperimenti e preparato i report scientifici, ma anche colazione, pranzo e cena scoprendo nuovi sapori e piatti nuovi. Solitamente i pasti sono tra i momenti più significativi della giornata, e viverli insieme agli studenti stranieri ci ha aiutato a conoscerci meglio, anche scoprendo un po’ di noi stessi attraverso gli altri.  

Nei primi due giorni abbiamo esplorato l’Isola, per poter condurre nei giorni seguenti gli esperimenti in autonomia nei gruppi di lavoro. Entrare in contatto con i paesaggi del Mar Baltico è stato emozionante. Spostarci ovunque solo in bicicletta ci ha permesso di apprezzare ogni dettaglio e sfumatura della natura circostante.

Abbiamo continuato il nostro percorso nell’area di Rønnerne Saltsyderip dove abbiamo osservato in che modo viene estratto il sale a partire dall’acqua raccolta nelle aree della palude. Spostandoci verso sud, siamo arrivati ad una spiaggia, caratterizzata da piane alluvionali di marea e, dopo una pausa nel centro di Byrum ed una piacevole biciclettata nella natura, abbiamo raggiunto un’altra spiaggia, per poi tornare al nostro camping. Qui, dopo un meritato riposo, abbiamo collaborato nella preparazione della cena da consumare insieme ai compagni: momento di condivisione ed allegria che ha completamente annullato tutte le dispute che pure si sono verificate nel primi momenti di contatto e conoscenza con i compagni stranieri. Il sole alle 9 di sera era ancora alto e dopo la cena ci siamo recati sulla spiaggia per ammirare il sorprendente tramonto sul mare. Un momento bello della giornata è stata la serata trascorsa al porto dove, condividendo orsetti gommosi e ascoltando musica, abbiamo guardato il sole immergersi lentamente nel mare.

Martedì 23

Nonostante la pioggia, abbiamo iniziato i nostri esperimenti e affrontato il tragitto che ci ha condotti verso i vari luoghi dell’isola assegnati a ciascun gruppo; abbiamo raccolto i dati utili alla nostra ricerca scientifica e rientrati al camping, dopo pranzo, abbiamo analizzato ed elaborato le informazioni raccolte e abbiamo quantificato i nostri risultati. Non è stato semplice poiché ha richiesto molto più lavoro ed attenzione di quanto ci aspettassimo; tuttavia ci ha concesso di conoscere nuovi aspetti dell’isola e di verificare appieno i fenomeni studiati durante le attività curriculari a scuola. L’aspetto  formativo, ma anche esaltante, è stato indubbiamente utilizzare per la prima volta strumenti quali microscopio e libri per la classificazione di piante e animali. Abbiamo concluso la serata concedendoci ancora una volta una passeggiata in bici verso il porto, dove dopo aver ammirato il magnifico tramonto di Læsø, abbiamo danzato sotto la luce dei lampioni. Questa giornata ci ha permesso di verificare le nostre competenze e mettere alla prova la nostra capacità di superare gli imprevisti e di mediazione con ciò che percepivamo assolutamente differente. 

Mercoledì 24

E’ stata questa indubbiamente la giornata più faticosa ma più emozionante dell’intera esperienza, abbiamo raggiunto località distanti oltre 10km e abbiamo condotto gli  esperimenti assegnati e al ritorno redatto i report scientifici. Ci siamo mossi sull’Isola con più confidenza, avendo ormai esplorato i posti. Immergersi nella natura è stato entusiasmante, abbiamo avuto modo di entrare in contatto diretto con la flora e con la fauna locale. Riconnettersi alla natura è stato entusiasmante, uscire dalle mura scolastiche e toccare con mano i nostri elementi di studio ci ha permesso di vivere una esperienza totalizzante. Condurre gli esperimenti in autonomia ci ha insegnato ad avere maggiore fiducia in noi stessi, a credere nelle nostre capacità di auto-gestione. L’iniziale senso di smarrimento provato nei confronti dell’attività coordinata dai gruppi di soli studenti si è subito trasformato in apertura all’altro, in ascolto e scambio finalizzato alla collaborazione. Abbiamo imparato direttamente sul campo la necessità del confronto, condividendo procedure e metodologie sperimentali.
La barriera linguistica è stata superata dalla necessità di comprendersi e di creare insieme.
Le serate insieme, le grigliate sulla spiaggia e i pasti insieme hanno suscitato la nostra curiosità e permesso di condividere tradizioni, ricette ed abitudini. Questa esperienza ci ha insegnato quanto sia fondamentale la curiosità e la reciproca fiducia.
Giovedì è stato il penultimo giorno, dopo aver condotto gli esperimenti, ogni casa di studenti si è preparata per l’attesissimo Cooking Contest. L’entusiasmo era tanto, ognuno ha pensato ad un dolce da preparare che potesse catturare l’attenzione dei Professori-Giudici e degli altri studenti. La preparazione del dolce è stata un’esperienza divertente, che ci ha permesso di confrontarci con le nostre capacità culinarie. Gli ingredienti a disposizione non erano molti e questo ci ha permesso di dare spazio alla nostra creatività, unendo idee e proposte di ognuno. L’attesa del verdetto finale del contest è stata ricca di emozione, nonostante la voglia di vincere ci siamo supportati a vicenda, assaggiando ed apprezzando i dolci dei compagni. È stato un momento significativo, di scambio tra studenti e professori. L’ultima notte è stata toccante, abbiamo trascorso gli ultimi momenti insieme tra ragazzi, ricordando i momenti più significativi dell’Erasmus.

Venerdì 26

Il giorno seguente, venerdì 26, abbiamo trascorso l’ultima mattinata al Campeggio. Ogni gruppo di ricerca ha presentato il lavoro svolto sui luoghi di ricerca. 

Prima di recarci al porto abbiamo passato le ultime ore insieme tra musica, risate, accenni di pianti e una prematura nostalgia, sapendo che presto le nostre vite avrebbero ripreso le loro strade separandosi, ma anche sperando che un giorno questi singoli fili si intrecceranno di nuovo tra loro.

L’ultimo pranzo con fish and chips in un piccolo bistrot nel porto e con davanti a noi il traghetto di ritorno, ci ha riempiti di allegria, nonostante la tristezza dovuta alla fine del soggiorno a Laeso. Dopo questi ultimi momenti di condivisione è iniziato il nostro viaggio di ritorno attraversando nuovamente tutta la penisola dello Jutland e la Germania fino a Francoforte da dove voleremo verso casa.  Portiamo con noi un insegnamento fondamentale: un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati.

La delegazione del De Giorgi

Gli studenti e le studentesse Iunco Chiara (5C), De Nuzzo Lidia (5C), Renna Maria Caterina (5M), Calò Matteo (5H), Tarantino Federica (3A), Sapia Martina (3B), Funaro Giada (3B), Ferrara Miriam (3C), Monte Alice (3C), Do Carlotta (3C), De Masi Maria (3D), De Angelis Gaia (3D), Persano Giulia (3L), Calabriso Giulio (3M) e i docenti accompagnatori Ponzetta Alessandro e Rollo Daniela Anna.

La fotogallery