di Giulia Giaffreda –

Cosa c’è di meglio di passare le vacanze di Carnevale all’insegna di un lungo viaggio verso un’isoletta nel Mar Tirreno? Assolutamente nulla! Cari lettori, eccoci qui a raccontarvi, ancora una volta, le nostre imprevedibili avventure in viaggio come delegazione del liceo scientifico Cosimo De Giorgi

Partiti dal Foro Boario poco dopo il levar del sole (e dopo una bella moka di caffe’), eccoci andare in direzione della prima tappa di questo lungo itinerario: Formia. Le sette lunghe ore di viaggio, che inizialmente sembravano un ostacolo insuperabile, non sono riuscite a scalfirci: passate sei ore e mezzo, l’entusiasmo non aveva ancora lasciato il posto alla stanchezza, e il viaggio in bus è stato animato dalle più iconiche ed energiche hit estive di sempre. 

Formia ci ha accolto con un incredibile arcobaleno, e ci siamo subito addentrati nelle camere del Grand Hotel Fagiano tra la confusione nel trovare le nostre stanze e l’euforia per ciò che ci avrebbe aspettato. Nulla ci ha stupito di più, nell’hotel, che la spettacolare vista sul mare di alcune delle camere. Avremmo tanto voluto fare un salto alla piccola spiaggia giusto dietro l’hotel, ma l’ordine del giorno prevedeva, come sorpresa, una visita a Gaeta, la “città delle cento chiese”. Peccato che, con la nostra fortuna, il nostro arrivo a Gaeta è stato coronato da un forte acquazzone, che non ci ha nemmeno permesso di scendere dal bus. 

Insomma, tra fortune e disavventure ecco che si avvicinava sempre di più l’orario di cena. Questa non ci ha assolutamente deluso, e possiamo già pregustare le prelibatezze che ci aspettano per la nostra leva mattutina di domani. E infine… nanna! Ma non prima di aver passato una serata tra amici all’insegna di discussioni e giochi di carte. 

Dai vostri inviati è tutto, linea allo studio!

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