Quella contro il Carpi è stata per i tifosi giallorossi una partita ricca di emozioni, sia positive, perché proprio il 2 dicembre ricorreva il 35esimo anniversario dalla morte in un incidente stradale di Michele Lorusso e Ciro Pezzella, due bandiere del Lecce; sia negative, perché sei anni fa andava in scena uno dei momenti più bui per il Lecce, con quell’invasione di campo che ha fatto il giro di tutta Italia, dando una brutta immagine del tifo salentino.

I motivi, quindi, di una bella prestazione sono stati tali da portare la formazione giallorossa a rispettare le aspettative, portando a casa un’ottima vittoria. Il primo tempo si accende al quinto minuto: punizione messa in mezzo da Falco con il suo piede fatato, ma il pallone viene respinto fuori area; dopo un goffo tentativo di Calderoni di tirare in porta, sulla ribattuta, Armellino si fa trovare pronto e, dopo un 360 da vero break-dancer, sferra un tiro all’angolino che viene parato da Colombi. Dopo mezz’ora di tisane per i duemila tifosi giallorossi provenienti da tutta Italia, arriva l’episodio che cambia la partita: al minuto 35:48, mentre i tifosi salentini applaudono in ricordo di Lorusso e Pezzella, La Mantia mette in rete il gol dell’1-0. Alcuni parlano di destino, altri tra le lacrime di gioia e commozione non trovano le parole per descrivere questo momento magico. Termina quindi il primo tempo, col vantaggio leccese e la gioia che anima il Cabassi: i tifosi salentini sono il doppio dei carpigiani, e il fattore trasferta è praticamente inesistente. Inizia il secondo tempo, anche se per i leccesi sarebbe potuta finire prima, e la formazione emiliana si mostra più agguerrita: nell’arco di due minuti crea due ghiotte azioni da gol che il centrocampista Concas non esita a sbagliare. Dopo qualche azione, anche da parte del Lecce, il Carpi si riavvicina pericolosamente alla porta di Vigorito: fino a quel momento l’evento più eclatante era stato l’ingresso in campo di Dubickas ma, mentre i giocatori leccesi iniziavano ad assaporare l’aria del riposo pomeridiano della domenica, ecco che Concas risveglia tutti con un colpo di testa a fil di palo. Gli ultimi minuti si preannunciano di fuoco; fuoco sì, ma di una miccetta di Capodanno, perché negli altri dieci minuti non accade nulla, se non la festa giallorossa: il boato dei leccesi forse è ancor più bello del rombo di una Ferrari perché lì, nella provincia modenese, il Lecce porta a termine la sua vendetta e si porta a -1 dalla vetta della classifica. In trasferta i giocatori di Liverani dimostrano ancora di essere i più incisivi, diventando la vera sorpresa del campionato. I ragazzi giocano con il cuore e ce la mettono tutta in ogni partita, uno spirito di sacrificio unico che non può far altro che piacere ai tifosi. Ed è proprio questo ciò che ha reso Lorusso e Pezzella due giocatori indimenticabili per il capoluogo salentino, omaggiati, dopo appunto 35 anni, con l’intitolazione proprio a loro della Curva Nord del Via del Mare.