di Francesca Savina

Se è vero che, come diceva il buon vecchio Aristotele, ciascuno giudica bene ciò che conosce, noi di LeCosimò abbiamo deciso di ascoltare impressioni e commenti sulla serata #DGFest.

Ciò che più ci ha entusiasmato, però, è stato farlo da una prospettiva diversa. Non sono stati i partecipanti al concorso ad essere intervistati, bensì chi ha animato con i propri strumenti e la propria musica l’intera manifestazione.

Nell’ultima prova d’orchestra, quindi, ci siamo recati tra tromboni, flauti, violini e percussioni, per avere un confronto a tu per tu con chi, quella sera, ha fatto da coprotagonista.

Il primo riscontro è stato molto positivo: quando è stato chiesto di dare un voto alla serata del #DGFest., abbiamo piacevolmente scoperto che i più hanno assegnato 5 stelle

Una manifestazione che mi ha catturato!” ha esclamato qualcuno e, nonostante alcune allusioni allo spazio un po’ penalizzante, siamo rimasti colpiti dall’entusiasmo di chi ci dice che “Vivere l’esperienza da musicista è come guardare tutto da un’altra prospettiva”.

A qualcuno è sembrato di rivivere le scene dei colossal, semplicemente suonando la musica da cinema e presentando, con i propri strumenti, storiche colonne sonore, diventate ormai emblema delle sale cinematografiche.

Qualcun altro precisa: “Serata ricca di contenuti”, ponendo l’attenzione sulla costruttiva collaborazione tra alunni e docenti e sull’entusiasmo che ha agevolato la realizzazione della serata. Apprezzatissimi gli interventi collaterali, le presentazioni dei progetti che si svolgono nell’istituto, utili a migliorare la formazione degli studenti e anche l’innovativo metodo per votare i cortometraggi in concorso.

Qualche commento, infine, sull’esperienza d’orchestra come momento di confronto con gli altri: “Mi sono divertito e riposato allo stesso tempo. Suonare da soli rilassa, ma quando lo si fa insieme agli altri diventa tutto diverso”.