Il presente racconto si è classificato terzo al concorso “Un altro Natale” promosso dalla Bottega di Holden.

di Lidia De Nuzzo

C’era una volta nell’orto di una fattoria una coppia di amici alquanto bizzarri, molto diversi tra loro. Il primo era Lumaca, un piccolo animaletto che amava condurre una vita solitaria, reggeva sulle proprie spalle il peso della sua casa e della sua individualità. Il secondo invece era Formica, viveva sempre in grande compagnia, condividendo tutto con i suoi cari: casa, cibo, emozioni e pensieri.
Amavano incontrarsi sul balcone, dove osservavano incuriositi la vita degli umani. Formica era affascinata dal Natale e delle sue festività: la casa si dipingeva di mille colori luminosi ospitando sempre nuove persone, dai volti sorridenti e solari, intente a condividere allegramente doni e pasti. Avrebbe tanto voluto prendere parte a questi calorosi e desiderati festeggiamenti poiché rispecchiavano i suoi ideali e il suo stile di vita.

Quando esprimeva la sua ammirazione a Lumaca veniva ascoltato raramente e malvolentieri, l’unico punto del discorso che interessava l’interlocutore era il reciproco scambio di regali. Per molti anni durante questo periodo il suo umore era stato cupo, grigio, indifferente; al contrario di Formica che sembrava esser diventato la quintessenza della gioia e dell’entusiasmo. Un giorno però ci fu un grande cambiamento. Un grigio minaccioso abbracciava il cielo solitamente di un meraviglioso azzurro, facendo ammalare gli umani di tristezza, stress, malinconia e solitudine. La casa non si trasformò più in un arcobaleno risplendente di mille colori e il cortile ormai non ospitava nessuna macchina. I due amici si incontrarono sul balcone, nel loro posto preferito, per discutere del repentino cambiamento nella realtà circostante. Lumaca stranamente radioso e sorridente diede inizio al discorso: -Caro amico mio, questo Natale così diverso mi rallegra molto. Finalmente tutti avranno la possibilità di scoprire la bellezza e la condanna dell’individualità, concentrandosi su se stessi e sulle loro necessità. Decine di visite non distrarranno più nessuno e tutti