Federica Biscozzi e Elena Buggemi

L’associazione Popoli e Culture di Lecce è un centro interculturale che si occupa di accogliere e fornire un punto di riferimento agli immigrati che hanno bisogno di sostegno in qualsiasi ambito, al fine di integrarli con la società. Attraverso l’aiuto di numerosi volontari, questa organizzazione cerca di venire incontro alle problematiche sia del singolo, sia delle diverse etnie.

Il motto dell’associazione è “pensare globalmente e agire localmente”. Ma in che modo si può perseguire tale obiettivo? Grazie alle parole di Maria Giovanna Mayo, presidente dell’associazione, siamo riusciti a comprendere al meglio l’organizzazione dei servizi che vengono forniti. Per non far mancare alcun tipo di assistenza, Popoli e Culture collabora con altre istituzioni (Avvocato di Strada, S.A.L.V.A. e l’Interetnica Salentina “G. B. Scalabrini”) e insieme mettono a disposizione diversi settori per ogni tipo di esigenza. 

In primo luogo, Popoli e Culture offre un centro di ascolto, allo scopo di entrare in diretto contatto con la situazione in cui si trova l’immigrato e capire in che modo aiutarlo. Tra i servizi fondamentali vi è la distribuzione dei viveri, che attualmente conta 247 beneficiari: una volta a settimana gli alimenti vengono consegnati in funzione del nucleo familiare che ogni persona ha a carico. Molto importante è anche la distribuzione del vestiario, che l’associazione riceve a sua volta dà. 

Oltre a procurare questi beni primari, Popoli e Culture prevede un corso di alfabetizzazione, in quanto la maggior parte degli immigrati appena arrivati in Italia non conosce l’italiano. Fa in modo, quindi, di creare delle classi in cui si possano acquisire le conoscenze base della lingua. Questo permetterà ai ragazzi di inserirsi sempre meglio nella società e di sostenere un test che consentirà loro di studiare nelle scuole italiane. È un modo per sollecitare i giovani alla cittadinanza attiva, che, come dice la signora Mayo, “è la chiave dell’integrazione”.

Si deve specificare, però, che l’associazione non si occupa solo di immigrati, ma comprende anche emigrati sostenuti a distanza, circensi e rom, senza dimenticare che il 20% della sua utenza è destinata ai bisognosi di Lecce. 

Sono molti, dunque, i soggetti che beneficiano del sostegno e dell’operato di Popoli e Culture. Se ciò si rende possibile, una parte del merito va sicuramente alle parrocchie ed alle amministrazioni comunali e provinciali che promuovono la realizzazione di progetti e attività. Ma il ruolo fondamentale è svolto dai volontari e dalle famiglie che si impegnano attivamente e con grande senso di solidarietà a tendere una mano verso i meno fortunati.

Lo scorso febbraio, nell’ambito di un progetto di ricerca sul volontariato, i ragazzi della 3C hanno intervistato i rappresentanti di alcune associazioni operanti sul territorio. Ecco gli altri articoli frutto di questa esperienza: