Per il cinema nostrano il 2017 è stato un anno ricco e variegato; l’insieme dei film italiani usciti nelle sale cinematografiche costituisce, infatti, una commistione di tematiche e generi che vanno dalle immancabili commedie, a film più impegnati e di spessore passando per l’animazione.
Vediamo, dunque, quali sono i titoli italiani più apprezzati da esperti e spettatori in una lista che non pretende di essere una classifica. Iniziamo da “Fortunata”, il lungometraggio di Sergio Castellitto, una favola contemporanea estremamente popolare ambientata nella periferia di Roma, unastoria pop e vitale come la sua protagonista Fortunata solo di nome. Nonostante l’interpretazione della splendida Jasmine Trinca, che ha vinto a Cannes il premiocome miglior attrice al Certain Regard, l’ottima accoglienza d’oltralpe ed il buon riscontro al botteghino, i critici hanno stroncato il lavoro di Castellitto. “L’ora legale” ha visto il ritorno sul grande schermo dell’amatissimo duo comicoFicarra e Picone, i quali raccontano l’Italia della politica corrotta, attraverso unagraffiante satira e una sferzante ironia. L’irresistibile commedia, coraggiosa nellasua leggerezza, ha convinto la critica, è stata premiata da una caloroso riscontro albotteghino ed ha portato a casa due Nastri d’Argento. Il 2017 è stato l’anno dell’esordio registico dello scrittore italiano Donato Carrisi checon il suo “La ragazza nella nebbia”, un noir con Tony Servillo, adattamentodell’omonimo romanzo delle scrittore-regista, resta profondamente legato allaletteratura e non vuole strafare. E’ stato ben accolto dalla critica e dal pubblico, purnon risultando particolarmente allettante. Restando in tema di esordi, quello di Roberto de Paolis è considerato uno deimigliori degli ultimi anni in Italia. “Cuori Puri” è la commovente storia di due giovanialle prese con una vita difficile, un film apprezzato dalla critica per il suo raccontarecon estremo realismo e schiettezza la realtà in cui si immerge. Si è conclusa nel 2017 la saga comico-realistica inaugurata tre anni fa da “Smetto quando voglio”. Con “Smetto quando voglio- Masterclass” e “Smetto quando voglio-Ad Honorem”, usciti a distanza di nove mesi, Sydney Sibilia chiude la sua trilogia spassosa, convincente ed originale, una ventata di aria fresca nel cinema di genereitaliano che rischia arricchendosi di complessità ed introspezione. “La Tenerezza” di Gianni Amelio è un dramma familiare toccante, attraversato daun’ironia amara e pungente, ambientato in una Napoli inedita e quotidiana. Questa‘storia di sensi di colpa’ ha ottenuto 4 Nastri d’Argento su 8 candidature, tra cuiquello per il “Miglior Film”. Altri tre film di cui vogliamo parlarvi hanno come background la magnifica Napoli. Il primo, “Ammore e Malavita, presentato in concorso al Festival di Venezia, è unmusical comico d’azione: la dichiarazione d’amore da parte dei Manetti Bros per lacittà partenopea. Con un cast perfetto, che conta talenti come Morelli, Rossi, Gerini e Buccirosso, atmosfere kitsch e coloratissime e dei numeri musicali irresistibili, hadivertito gli esperti ed appassionato il pubblico. Il secondo, “Napoli Velata” di Ferzan Ozpetek, presenta una Napoli esoterica, dianime, sesso e sangue. E’ un film passionale ed impetuoso che non dispiace, nonostante alcune critiche alla sceneggiatura che non sta al passo con le abilitàtecniche e lo sguardo ispirato del regista. Il terzo è un film di animazione presentato al Festival di Venezia, uno dei lavori piùelogiati da critica e pubblico della stagione, tanto da essere in pole-position per lanomination all’Oscar: “Gatta Cenerentola”. E’ considerato da Variety “uno dei migliorifilm d’animazione italiani degli ultimi tempi”. E’ una fiaba metafora della Napolicontraddittoria dei giorni nostri, arricchita da una colonna sonora trascinante e dauno stile unico, sinuoso che ne fanno un lungometraggio sorprendente ed inventivo. Arriviamo ora a due gioielli, considerati tra i migliori film della stagionecinematografica italiana. “Sicilian Ghost Story”, il cinema d’autore del sud, un film drammatico di Grassadoniae Piazza che ha aperto la Semaine de la Critique di Cannes 2017. Narra, in chiavefantastica, la sparizione di un ragazzino siciliano; essa costituisce un’opera checommuove ed incanta lo spettatore, colpendolo nel profondo. “A Ciambra” di Jonas Carpignano è la storia di un adolescente rom di Gioia Tauroche, tra un furto e l’altro per la guadagnarsi da vivere, sta diventando adulto; sullosfondo é presente il rapporto con la ‘ndrangheta. Era stato scelto per l’Italia nellanotte degli Oscar, ma è stato scartato dalla commissione dell’Academy(l’associazione che assegna il prestigioso premio). Sono questi, quindi, i titoli italiani che ci hanno maggiormente colpito nel 2017. La nostra speranza è che nei prossimi anni il cinema nostrano possa tornare allosplendore della sua epoca d’oro e, a quanto pare, siamo sulla buona strada. Viva il cinema italiano!