Tre punti che devono essere portati a casa: il Lecce lo sa, soffre ma risponde “presente”.

Tre gol che, ormai, diventano un marchio di fabbrica per la squadra di Liverani che ha carattere e lotta su ogni pallone. Primo tempo sofferto e noioso con azioni abbastanza lente da parte di entrambe le squadre; basta poco però al Lecce per passare in vantaggio.  Va a segno all’11esimo minuto con un cross al centro, pennellato da Lepore sulla testa del nuovo arrivato Saraniti (che esordio!),  l’attaccante palermitano si accascia al suolo quasi in lacrime…È 1-0! A questo punto il Lecce commette il suo solito errore cercando di addormentare il gioco sin da subito e con qualche azione il Catanzaro impensierisce il portiere giallorosso Perucchini; ma è solo al 26esimo che Letizia, dopo un uno-due ca mancu lu Barcellona, disegna una diagonale spaventosa…i tifosi calabresi esplodono in un urlo di gioia. Il secondo tempo si apre con un Lecce molto più determinato e che trova il gol del nuovo vantaggio con un autogol del difensore Di Nunzio su cross di Saraniti, 2-1. Terzo goal segnato dall’instancabile Mancosu, sostanzialmente, per far fede alla profezia di Sant’Oronzo “che ne consiglia sempre tre”. Insomma, un Lecce che non demorde e combatte sempre, qualche volta non mostrandosi in tutta la sua bellezza ma sicuramente convincendo il pubblico salentino che, dopo sette anni, vede avvicinarsi un grande sogno. Attenzione pero: il Catania non sbaglia un colpo ed è sempre con il fiato sul collo!