Durante il diciannovesimo e il ventesimo secolo l’ossessione per lo strano, l’assurdo e lo stravagante si tradusse in spettacoli noti come Freak Shows o Side Shows, molto diffusi in Inghilterra e Stati Uniti.

Si trattava di esposizioni di individui aventi caratteristiche insolite e anormali, nella maggior parte dei casi affetti da vere e proprie deformazioni, che lasciavano lo spettatore attonito e spaventato, ma allo stesso tempo affascinato. Quando il Freak Show arrivava in città i curiosi accorrevano, accalcandosi nella fila per accaparrarsi un biglietto poco costoso ed entrare in quel museo delle stranezze tanto pubblicizzato dagli allettanti volantini che tappezzavano muri e strade. Esterrefatti poi gli spettatori si addentravano lentamente nel padiglione, vagando tra decine di palchetti che esponevano come cimeli storici stravaganti e insolite figure: la donna barbuta, l’uomo più forte, più alto o più grasso del mondo, famiglie di nani, la bambina con quattro gambe, la donna dalla pelle di coccodrillo, l’uomo elefante, gemelli siamesi, ma anche esemplari di indigeni, albini o qualunque cosa potesse sembrare assurda o bizzarra. I “freaks” si esibivano in spettacoli di magia, deliziavano il pubblico con acrobazie, balletti, spettacoli teatrali inghiottivano spade e mangiavano il fuoco. Gli spettatori venivano guidati dalla voce dello show man in un tour di anomalie, trasportati dal mistero e da storie fantastiche, inventate appositamente per stupire e meravigliare. Al termine delle esibizioni il pubblico poteva posare per una foto accanto a uno dei fenomeni, ricevere un enorme anello da un gigante o una minuscola bibbia da un nano come souvenir per ricordare l’esperienza. Nel frattempo un imbonitore cercava di attirare l’attenzione di potenziali clienti mostrando alcune delle esibizioni per fornire un assaggio dello show. Molti di questi spettacoli erano vietati alle donne e ai bambini, rendendo il Freak Show un evento per soli uomini, anche se alcune serate, data la notorietà dei personaggi, venivano aperte a tutti. L’ideatore di questi spettacoli fu l’americano Phineas Taylor Barnum, imprenditore circense che per la prima volta espose come attrazione nel proprio show la cosiddetta “ Sirena delle Fiji”, una ibrido tra un pesce e una scimmia pubblicizzato inizialmente come una donna bellissima, sebbene in realtà fosse solo di una creazione di Barnum stesso. Ma nel circo Barnum si poteva trovare anche il nano “Pollicino”, presentato come un ragazzino di 11 anni anche se in realtà ne aveva solo 5, i gemelli Chang ed Eng provenienti da Siam dai quali deriva la stessa denominazione “ gemelli siamesi”, il ragazzo con due teste, Lionel l’uomo dal volto di Leone, l’Uomo Zebra, completamente coperto di strisce, che sosteneva di essere stato tatuato forzatamente dagli in indigeni in Nuova Guinea. I Side Shows scomparirono definitivamente negli anni 50 del Novecento in quanto espressione di disumanità e degradazione. A seguito dei progressi nella medicina i “freaks” furono oggetto di diagnosi clinica e non vennero più etichettati come miracolosi scherzi della natura; i Freak Shows divennero luoghi da cui stare alla larga per evitare di contrarre malattie. Attualmente i Side Shows sono vietati in varie nazioni; il parco giochi di Coney Island, New York rimane uno degli ultimi luoghi in cui si può partecipare a un Freak Show.