In un mondo dominato dalla tecnologia, non sono chiare le origini dell’attuale metaverso.

Emma De Leo (Fotomontaggio di Michela Fanciano)

Quali volti si celano dietro le maschere degli iconici geni del computer?

Com’è nato il secondo tipo di comunicazione mondiale?

The Social Network parla proprio di questo: la storia dell’invenzione e lo sviluppo di Facebook, la piattaforma più utilizzata al mondo.  

Con una tecnica narrativa moderna e ritmata, gli sceneggiatori lasciano scorrere le sequenze sulla linea temporale, come un’altalena tra un passato spensierato e un futuro spietato dai cambiamenti inaspettati.

Amicizie spezzate, menti mangiate dalla fama e anime spietate che corrono verso i loro obiettivi, sono la prassi dello svolgimento delle vicende.

La storia

Mark Zuckerberg (Jesse Eisenberg) e Eduardo Saverin (Andrew Garfield) realizzano nel loro dormitorio ad Harvard, un sito web che paragona i volti di due ragazze alla volta, tramite immagini prese dai precedenti annuari scolastici, lasciando il segno nella storia universitaria tecnologica e facendosi riconoscere da tutti.

Nasce così dalla loro idea iniziale, un social che riflettesse la vita degli studenti, come un secondo mondo digitale.

Facebook è fondato dai due migliori amici, che in seguito a dissidi economici e con l’arrivo di nuove conoscenze nel campo, si ritroveranno in conflitto fra di loro a tal punto da assumere degli avvocati per giungere a una conclusione.

The Social Network racconta una storia piena di cambiamenti repentini, che la differenziano da altre saghe televisive riguardanti il mondo degli affari.