di Giada Bruni –

L’interrogativo sull’esistenza degli alieni ha affascinato l’umanità per secoli, alimentando la nostra immaginazione e ispirando numerosi film, libri e teorie.

Mentre la ricerca scientifica diventa sempre più assidua, la domanda fondamentale rimane: siamo soli nell’universo?

Lo stesso interrogativo è stato posto dall’italiano premio nobel per la fisica Enrico Fermi nel 1950, anno in cui elaborò il Paradosso di Fermi.

Questo paradosso solleva diverse teorie e speculazioni sul perché non abbiamo ancora avuto contatti con civiltà aliene, e può essere riassunto in una domanda: se non siamo soli nell’universo, dove sono tutti?

La contraddizione tipica dei paradossi, in questo caso, risiede nell’apparente discrepanza tra le alte probabilità di stimare l’esistenza degli alieni e la mancanza di evidenze o contatti diretti con essi sulla Terra.

Esistono svariate ipotesi per risolvere il Paradosso di Fermi, una di queste è l’equazione di Drake.

Nel 1961, Frank Drake, astrofisico dell’Accademia nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, elaborò un’equazione per calcolare le possibilità di esistenza extraterrestri “intelligenti”, ossia aventi una forma di intelligenza o di coscienza simile o superiore a quella umana. 

Essa mette in relazione vari fattori per stimare il numero di civiltà con cui potremmo  potenzialmente entrare in contatto.

L’equazione di Drake non è però da considerare una legge universale, ma potrebbe costituire un notevole spunto di ragionamento.

Infatti, Adam Frank e Woodruff Sullivan, due astronomi dell’Università di Rochester e Washington sono potuti giungere ad un’interessante conclusione: “non sappiamo se al momento vi siano civiltà aliene, ma è molto verosimile che ce ne siano state prima di noi.”
Il mistero dell’esistenza di queste ultime, sebbene ancora irrisolto, ci spinge a esplorare il nostro ruolo nell’infinità del cosmo, e ci induce a riflettere sulla storia dell’Universo chiedendoci se altri mondi hanno vissuto esperienze simili alle nostre…

… anche se su un documento riportato sul sito del Centro Ufologico Nazionale si afferma che l’Intelligence USA ha confermato di avere acquisito nel 1945 i resti di un UFO (Unidentified Flying Object) schiantatosi in Italia nel 1933 e segretamente recuperato dal Governo fascista dell’epoca.

Questo ci lascia con un forte dubbio: esiste davvero una dimensione extraterrestre?