di Simone Magli, Francesco Ferro, Diego Zagari e Luca Bianco

Nel terzo giorno di permaneza a Cracovia, i diversi gruppi hanno iniziato le attività previste dal progetto.
Dopo una breve colazione, ci siamo diretti verso il centro storico di Cracovia dove una guida turistica ci attendeva. La guida ci ha raccontato la storia della città, che è indissolubilmente legata a quella della Polonia stessa, attraverso monumenti ed edifici caratteristici.
Abbiamo visitato diversi monumenti, come la storica università Jagellonica, il Collegio Maggiore e il palazzo reale.
Durante l’occupazione nazista, questi luoghi vennero privati della loro funzione originaria, all’insegna dell’oppressione da parte di Hitler nei confronti del paese occupato.
Abbiamo riflettuto su come il regime nazista abbia perseguito una ferrea politica di eliminazione dei luoghi emblematici dell’identitá culturale polacca. L’obiettivo di questa spietata strategia era quello di sottomettere alla propria autorità un popolo straniero, imponendo la propria cultura e i propri simboli con la forza.
In seguito, ci siamo spostati presso il campo di concentramento di Plaszów. Seguendo i sentieri nel prato innevato, abbiamo ascoltato la triste storia di quel luogo che ha visto soffrire migliaia di uomini, donne e bambini costretti a un lavoro estenuante.

Di questo campo sono rimasti solo la camera mortuaria facente parte del cimitero ebraico sopra il quale era stato costruito il campo, e la sede delle guardie: la cosiddetta “casetta grigia”. La visita al campo, con tutte le storie che lo riguardavano, ha suscitato in noi forti emozioni che unite all’atmosfera del luogo e al quasi assoluto silenzio hanno un po’ intristito e incupito il momento.
Per Pranzo, ci siamo fermati in un locale tipico nel centro di Cracovia dove abbiamo provato i piatti caratteristici della tradizione polacca.
Per immedesimarci nella popolazione tedesca del primo dopo guerra e per comprendere i motivi dell’ascesa al potere di Hitler, abbiamo assistito ad una rappresentazione teatrale interattiva nella città vecchia.
In ogni tappa del percorso un personaggio esprimeva le sue considerazioni riguardo all’ascesa del partito di Hitler.
Abbiamo capito, con l’aiuto degli educatori, come il futuro Fuhrer abbiamo sfruttato le necessità, i bisogni, i sentimenti e l’odio maturato in seguito alla prima guerra mondiale dal popolo tedesco, per fondare un regime totalitario. Un modo nuovo e diverso, coinvolgente per spiegare a tutti noi il contesto storico nel quale il partito nazista ha ottenuto sempre più consensi fino ad arrivare al potere diffondendo le proprie idee totalitarie basate sull’odio verso il diverso.
Dopo cena, con il rientro in ostello si conclude la seconda giornata di questa magnifica esperienza: con la giornata di oggi abbiamo finalmente iniziato ad immergerci realmente in quella che era l’atmosfera degli anni ’30 e ’40.Siamo entusiasti di proseguire questa esperienza per comprendere a pieno il messaggio del treno della memoria.

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