di Tommaso Perricone –

12 Gennaio 2024, continua il viaggio estenuante alla volta di Cracovia. La parte più difficile della giornata è stata sicuramente la notte, durante la quale la maggior parte di noi non ha chiuso occhio, a causa della scomodità del mezzo. All’una di notte abbiamo varcato il confine con l’Austria e poi, in mattinata, abbiamo superato anche quello con la Repubblica Ceca, giungendo nell’ostello verso le 13:00. Il secondo gruppo ha dovuto far propria la pazienza di Giobbe prima di giungere a destinazione.

Il viaggio in pullman ci ha permesso di osservare il paesaggio innevato, esperienza sicuramente suggestiva per noi che siamo abituati al sole del sud. Il manto erboso ricoperto di neve candida e gli alberi completamente spogli ci hanno fatto immedesimare nei periodi più freddi della seconda guerra mondiale, in cui I deportati erano costretti a sopravvivere a delle temperature proibitive con solo un pigiama addosso. Noi nello scomodo, ma caldo pullman, loro “come animali” al freddo in carrozze di un treno.

Una volta arrivati a Cracovia ci siamo recati presso l’ostello e, dopo esserci sistemati nelle varie camere e aver mangiato, abbiamo visitato il centro storico della città. Sicuramente l’elemento più sbalorditivo della parte vecchia di Cracovia è stata la piazza, vasta e colma di attrazioni turistiche. Dopo aver fatto un giro per le vie principali e aver dato un ultimo sguardo alla meravigliosa cattedrale con due pinnacoli con dettagli dorati, siamo ritornati nelle nostre camere per riposarci e cenare insieme ai ragazzi del nostro gruppo.

Con la cena di gruppo si conclude un’altra giornata all’insegna del divertimento e soprattutto ce ne andiamo a letto con la consapevolezza di vivere una splendida esperienza, anche alla scoperta delle meraviglie di una natura… insolita!

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